Ciò che può destare ottimismo in casa Toro è che è stato fatto un salto di qualità in termini di cattiveria agonistica e concentrazione. Il gioco c’era già prima e si era visto benissimo anche nel derby. Sembra che la squadra abbia fatto tesoro della sconfitta contro i bianconeri, comprendendo che era maturata più che altro per delle distrazioni evitabili, traendone una spinta in più. Tanto che contro il Lecce più che con il gioco i granata hanno vinto con cinismo, capacità di leggere i momenti della partita e determinazione, le doti che servono per trasformare una squadra buona in una squadra ambiziosa.
Il gruppo è solido e chiunque viene chiamato in causa riesce a farsi trovare pronto; i margini di miglioramento sono dettati dal fatto che alcuni giocatori importanti come Vlasic, Pellegri, Ricci e Ilic non sono ancora al meglio e potranno sfruttare la sosta di campionato per migliorare la loro condizione. C’è la sensazione che la squadra abbia imboccato la strada giusta e che si stia costruendo qualcosa di promettente che andrà consolidato in estate. Ma intanto conviene pensare a questo campionato, prima che al prossimo. Da aprile inizierà il rush finale di una stagione che in casa Toro può avere ancora molto da dire. Ed è già una bella novità.
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