Un riconoscimento alla signora Egri sarebbe un modo per onorare la figura di Erbstein, importante sotto numerosi aspetti. Anzitutto, per la sua grande competenza calcistica che gli permise di assemblare uno squadrone irripetibile. Un’onorificenza alla memoria di Egri Erbstein sarebbe poi un riconoscimento postumo alla sua figura di intellettuale che fu colpito personalmente e professionalmente dalle leggi razziali, che lo perseguitarono in quanto ebreo. Infine, non vanno dimenticati i meriti della stessa Susanna, coreografa e ballerina che con la sua scuola di danza e la sua Fondazione ha divulgato il senso della bellezza e dell’arte tra tante giovani donne. Susanna Egri ha ricevuto già due onorificenze: una Medaglia d’Oro dell’Ordine Ungherese al merito da parte del suo paese di origine, e poi la Cittadinanza Onoraria da parte della città di Lucca (il padre, come noto, lavorò anche alla Lucchese). La città di Torino, dopo aver intitolato un parco a Valentino Mazzola, potrebbe dunque avere un’occasione di ribadire ancora una volta quanto sia stato importante il Grande Torino per la sua storia.
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