L'arbitro Maresca - richiamato dal VAR - ha decretato il calcio di rigore che Belotti ha trasformato. Si è chiusa cosi la prima fase di gioco. Con un Toro che ha accorciato le distanze ma non è stato per nulla convincente se non per le iniziative personali del guizzante Verdi. Nel secondo tempo ci si aspettava una debacle granata, che in realtà sarebbe arrivata per il punteggio finale con altri due gol subiti. In realtà, però, il Toro è entrato in campo con un altro spirito, più battagliero, più vivace ed è stato capace di mettere sotto la Juventus schiacciandola nella propria metà campo: i granata hanno creduto alla rimonta.
È un Toro che ha giocato alto e ha sorpreso la Juventus tanto che al 49' i granata avevano anche raggiunto il pareggio, dopo una azione incessante, vanificata dal fuorigioco di Belotti. La manovra dei granata in questi frangenti è apparsa fluida e in difesa Izzo e Lyanco si sono completamente trasformati rispetto ai primi 45 minuti. Il napoletano ha anticipato spesso Ronaldo mentre il brasiliano ha giocato di anticipo più volte smistando bene il gioco in difesa. Proprio nel momento migliore dei granata e di maggiore difficoltà dei bianconeri è arrivata la magia di CR7 con una punizione al 60' (fischiata per un fallo di mano di Aina) che il bravo Sirigu è riuscito solo a toccare.
Nonostante il terzo gol subito il Toro ha continuato a giocare, non si è mai arreso: al 72' Belotti è stato letteralmente calpestato in area da Cuadrado. Maresca non ha fischiato e dopo un'interruzione per soccorrere Belotti ha fatto continuare la partita senza VAR review. Il rigore era netto! Alla fine il tracollo: lo sfortunato Djidji ha mandato in rete un traversone che ha sancito la sconfitta granata per 4 a 1. Un risultato e una punizione ingiusta per un Toro che ha saputo giocarsela al meglio contro una squadra che a livello tecnico non ha paragoni. In certi momenti della partita questo divario non si è visto grazie alla voglia dei granata di raggiungere il pareggio. Il Toro non ha sfigurato come si poteva immaginare prima della partita. Escono a testa alta sia Longo che i giocatori. L'unico neo, a mio avviso, è stata la sostituzione di Verdi che è stato l'attaccante più pericoloso del Toro e forse poteva dare ancora di più.
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