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Paolo Pulici nacque a Roncello, in Brianza, il 27 aprile del 1950, a un anno dal disastro di Superga. I suoi gol hanno permesso ai granata di vincere lo scudetto a ventisette anni di distanza dall'infausto giorno, nel 1976. In totale Pulici segnò 172 reti, risultato che nessun goleador del club piemontese è ancora riuscito a superare. Gianni Brera, impressionato non meno che i tifosi dalle sue abilità, lo soprannominò Puliciclone. Non solo per i punti che fece ottenere alla squadra, ma anche per il suo spirito profondamente torinista, Pulici è ricordato tutt'oggi come l'incarnazione più pura dello spirito granata. La sua preparazione atletica e il suo genio gli valsero un’infinità di riconoscimenti, e curiosamente non una sola presenza con la Nazionale:«Sono l’unico giocatore ad essere stato capocannoniere per tre volte e ad aver fatto due Mondiali in tribuna: mi dicevano che non giocavo perché ero del Toro, non della Juve»
Di due anni più giovane, Francesco Graziani, detto “Ciccio”, nacque a Subiaco, in provincia di Roma, il 16 dicembre 1952. Ventidue anni dopo il giovane attaccante entrò nelle file del Torino, impressionando da subito per il suo gioco atletico e veloce, colmo di lampi e intuizioni geniali e capace di rivelarsi decisivo nei momenti più difficili della partita.
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Graziani riconobbe da subito che l’intesa con Puliciclone e Claudio Sala era qualcosa di speciale:«Radice ci fece fare molto addestramento insieme...con lui abbiamo cominciato a capire di essere fatti uno per l’altro. A noi bastava uno sguardo per mandare in tilt gli avversari. E poi, eravamo entrambi abili di testa, quando Claudio Sala scodellava quei palloni era impossibile non prenderli: senza di lui non saremmo diventati ciò che siamo stati…
La coppia si sciolse ufficialmente nella stagione 1981-82, quando Graziani lasciò il Torino per vestire la maglia della Roma. L'anno dopo toccò a Pulici, che si accasò all'Udinese. Ma poco importa. Ancora oggi i gemelli del gol sono ancora capaci di segnare profondamente l’immaginario dei tifosi, caratteristica che è data solo alle leggende.
Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.
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