Niente, quando il Toro va male, è sempre per colpa di qualcosa di esterno o per colpa dell'allenatore, ma non è mai colpa del presidente che prima fa le sue scelte e poi non se ne assume le responsabilità. Cercare le scuse è il modo di fare dei perdenti ed infatti il Toro sotto la sua presidenza non è riuscito nemmeno ad arrivare primo al campionato di Serie B. Mai un'autocritica, mai un accenno ad ammettere le cose che non vanno in ambito societario. Ritengo che nel club granata ci sia troppa disorganizzazione e un presidente accentra tutti i poteri decisionali e usa alcune figure come il DG o DS che non sono così influenti. Magari da oggi in poi le cose cambieranno (e me lo auguro), ma per ora purtroppo ne dubito. Il Filadelfia sempre chiuso. Sono più di tre mesi che i tifosi non possono accedere al Filadelfia, ma allora a che è servito rifarlo? L'identità del Toro era data proprio dalla simbiosi tra tifosi e squadra e dal contatto quotidiano che c'era tra essi. A volte sembra quasi che si stia facendo di tutto per distaccare il tifoso dalla squadra.
Parlando con un tifoso del Toro di Torino, mi ha fatto riflettere un paragone che porto in queste righe con un azzardo che rende l'idea. L'antagonista cittadina ha una mentalità, che è ovviamente diversa (e meno male) da quella che ha contraddistinto la storia del Toro, ma è comunque ben definita. Questa viene mantenuta e la perseguono. Per loro vincere è l'unica cosa che conta. A me questa mentalità fa schifo, ma loro la perseguono e la portano avanti con convinzione, tanto che ogni volta che in questo club arriva un nuovo calciatore, quest'ultimo si adatta e si ritrova ad essere un calciatore vincente per mille motivi. Al Toro invece, a mio parere, stiamo lentamente assistendo all'uccisione della nostra identità e della nostra mentalità. Il non mollare mai, come detto prima, nasceva dal connubio tra tifo e squadra. I tempi sono cambiati? Sì ma il Filadelfia non va usato come un fortino per tenere lontani i tifosi. Si è avuta l'iniziativa dell'acquisto dei seggiolini da parte dei tifosi, ma poi non li si fa entrare? A questo punto chiedo al nostro presidente: qual è la visione del Toro? Quali sono i suoi valori? E come intende trasmettere questi valori alla gente?
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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