Cosa pensi di lui?
“In questo momento è l’anima della squadra, uno dei migliori centrocampisti italiani, già tranquillamente all’altezza della Nazionale”.
Parliamo del mercato di gennaio. Il Torino si è indebolito o rinforzato?
“Se si parla di Lukic bisogna porre mente a quello che era successo in estate, all’ammutinamento, e al suo rifiuto di rinnovare. Era evidente che volesse andare via e per questo bene ha fatto la società a monetizzare alla prima occasione, dieci milioni vanno più che bene. Tra l’altro come sai io non ho mai pensato che Lukic fosse un grande giocatore. Per me è un giocatore normale, con i suoi limiti. Ricci è molto, molto più forte a mio avviso. Ha più visione di gioco, più varietà di colpi. Il Torino ha ottenuto ottimi risultati anche senza Lukic, come a Firenze in campionato. Ilic è un buon giocatore, ovviamente gli va dato tempo. Mi pare abbia caratteristiche diverse da Lukic; è uno che sa saltare l’uomo, ama presidiare una zona di campo ben definita che è il centro-sinistra. Poi è più giovane. Potenzialmente può migliorare molto di più di Lukic. Quindi per me nel cambio il Toro ha speso più soldi ma qualitativamente ci ha guadagnato”.
Coppa Italia: vista la partita contro l’Udinese, aumenta il rammarico per l’eliminazione con la Fiorentina?
“Sì, è stata deludente. La metto alla pari di quando il Toro andò a Genova contro la Sampdoria per giocare con le seconde linee perdendo contro i blucerchiati. Vero che la Fiorentina era un po’ diversa da quella affrontata in campionato, però non ho visto la grinta e la determinazione che ci voleva; secondo me arrivare in fondo era un obiettivo alla portata e ora invece è la Fiorentina ad avere una grossa chance. Ci sono partite secche e tutto è più imprevedibile come ha dimostrato la Cremonese”.
Tornando alla vittoria con l’Udinese, il match-winner è stato Karamoh. Che ne pensi?
“Fossi nell’allenatore non mi lamenterei della rosa perché mi sembra una buona rosa numericamente e qualitativamente. Anche i giovani che hanno giocato poco, quando impiegati, stanno rispondendo bene; penso ad Adopo, Seck, Bayeye e Karamoh. L’allenatore ha più carte a disposizione per giocarsi questo campionato. Karamoh mi piace parecchio, sa attaccare la profondità più di Sanabria e degli altri attaccanti, diventa un’interessante arma in più”.
Cosa ti aspetti da Milan-Torino?
“Il Milan è la squadra più in crisi che c’è e mi sembra completamente ko. Il Torino deve però giocare da Toro, senza timori reverenziali; sono i rossoneri a doverli avere. Sarà importante partire forte; occorrerà aggredirli nei primi minuti, se si riuscisse ad andare in vantaggio la situazione dei rossoneri diventerebbe ancora più complicata anche a livello ambientale. L’obiettivo dovrà essere quello di sferrare un colpo nella prima fase del match. Occorre mettere ko il Milan ed evitare di resuscitarlo come invece è stato fatto con altri avversari in altre occasioni”.
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