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Bene, ora Davide Faraoni: l’esterno veronese ha una corsa “run” di km 6.782, meno rispetto a Mandragrora, ma km 1.306 di “sprint”, sintomo di espressione del potenziale motorio legato all’ottimale produzione di forza massima.
Quindi, più esprimo forza muscolare, prodotta con programmazioni atletiche determinate, più sono in grado di esprimere accelerazioni importanti utili a creare continue pressioni ai portatori palla e soprattutto alla buona capacità di ripiegare in difesa una volta persa palla.
Questo parametro, di cui ha parlato in modo chiaro anche il mister Davide Nicola, purtroppo non è stato mai soddisfatto appieno, almeno fino ad ora, e ho forti dubbi che le cose possano cambiare prossime gare. Da qui a fine campionato il Toro non potrà certo migliorare sensibilmente la performance fisica. Fortunatamente manca poco al traguardo e la qualità tecnica della rosa (superiore alla media delle squadre coinvolte nella lotta salvezza) unita a una buona lettura tattica della situazione potrà aiutarci a raggiungere l’agognata salvezza.
Dal punto di vista fisico si pagano, probabilmente, esperimenti fatti in passato ed errori di programmazione. Tuttavia, già tra un paio di mesi ci sarà la possibilità di ripartire, questa volta sui binari giusti!
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