Ossigeno puro, questo è il valore dei tre punti recuperati a Parma. Come scritto la scorsa settimana, qualcosa di buono iniziava ad intravvedersi, in particolare lo spirito di squadra da troppo tempo assente. Nelle ultime due gare Izzo è sembrato trasformato nella determinazione e dedizione, Sirigu – pur avendo fatto un paio di disimpegni di piede lentissimi e perigliosi – è uscito su un paio di cross ed ha ben parato un tiro di Karamoh, insomma si stanno aggiungendo soldati all’esercito della salvezza. Il perché o il per come di questi segnali di cambiamento restano annoverati tra i misteri del calcio. Certo è che al gol di Izzo l’esultanza collettiva è stata un bel segnale di compattezza – ho anche temuto terminate le magliette da togliersi iniziasse con le braghe… – .
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Parlare di mercato con la crisi presente nel calcio e con la nota parsimonia invernale – e non solo – del nostro presidente diventa complesso. Ci vorrebbe un direttore sportivo particolarmente abile a scambiare qualche calciatore scontento con altri più funzionali. Sarà una stagione durissima e per certi versi lisergica, sostanzialmente abbiamo ridottissimi margini di errore, non possiamo più permetterci passaggi a vuoto. Ho notato che l’allenatore è tornato a proporre gli schemi di Ventura, giro palla dal portiere – con brividi annessi – e contropiede, speriamo siano efficaci per ottenere qualche punto in classifica limitando i danni cardiaci per i tifosi… Nota molto stonata, Verdi. Ancora una volta lento nel disfarsi del pallone, presuntuoso in certe giocate, letale in certi errori. Al di là delle qualità reali o supposte mi pare il calciatore non si sia mai veramente calato emotivamente nella nostra realtà, pare distaccato.
Magari il 2021, a conferma dell’imponderabilità del calcio, in nome di Greta, porterà in dote magie Verdi…
Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
Verdi è come quegli attori che restano legati ad un personaggio che l’ ha reso famoso anche se poi fa altro.
Lui, come ci ricordano sempre i cronisti della pay tv, come successo anche su DAZN domenica, è fermo alle due punizioni segnate nella stessa partita quando giocava nel Bologna.
Su lisergico mi sono arreso.
ahahahaha….anche io, non è venuto in mio soccorso neppure gugol
Anche periglioso non scherza 🙂
Spremendo dell’uva si può ricavare del vino. Schiacciando delle patate si può ottenere della purea. Banale e “sempliciotto”? Certamente. Mi sono stufato dell’uso smodato di sofismi e contorsioni linguistiche per definire un “bidone”. Esistono un prato e un individuo che viene giudicato per come vi corre sopra mentre è intento a dare dei calci ad una palla. Lo fa bene? Bravo. Lo fa male? Scarso. Fine del Calcio.
Un sempliciotto banale ma incisivo e perfetto! Per riassumere,Singo guarda il portiere e centra la porta,Gojak guarda il portiere e centra la porta,Verdi guarda la palla eeeee….
Benvenuto nel Club!! La “piola” è il luogo di redenzione che Cairo dovrebbe frequentare. Altro che “pop-corn” e Coca-Cola. Alla nostra e alla “salute” del Toro.
Hai perfettamente ragione ,na fetta ad salam e un bicer ad vin,se vuole redimersi…e pensare che parte già avvantaggiato,il salame ce l’ha già!