Cosa pensi dell’arrivo di Casadei? “Si tratta di un ventiduenne che ha già dimostrato il suo valore soprattutto nelle nazionali giovanili. Non ha esperienza nel campionato di Serie A, ma possiede doti tecniche e fisiche per poterlo definire un calciatore di grande prospettiva. Ha ottima visione di gioco e sa farsi valere nel contrasto; e, ottima cosa, sa attaccare col giusto tempo di inserimento. Altra qualità molto importante è la capacità di concludere. Inoltre, è bravo nel gioco aereo perché ha una struttura notevole. Quella del tiro è una caratteristica finora mancata a tutti i centrocampisti del Torino”.
Quanto sarà utile Elmas? “Elmas è un ragazzo che può ricoprire più ruoli. Può fare il centrocampista avanzato, posizione attualmente occupata da Vlasic, ma anche l’esterno di attacco, sia a destra che a sinistra. Ogni allenatore gradisce molto avere giocatori così duttili. Bisognerà però aspettare che si rimetta in sesto fisicamente; quando sarà in forma, sono convinto che dimostrerà il proprio valore, d’altronde non si poteva giocare in quel Napoli che ha vinto lo scudetto senza essere giocatore di spessore. Infine, c’è Salama, il meno conosciuto di tutti i nuovi arrivati. Il consiglio che mi sento di dare a tutti coloro che ci seguono è quello di essere meno frettolosi nel giudicare un calciatore. Solo aspettando di vederlo in un buon numero di partite si può evitare di prendere cantonate. Abbiamo già in squadra un giocatore che negli anni è stato a lungo sbeffeggiato e che invece sta dimostrando di essere uno dei migliori della Serie A in quel ruolo specifico. I calciatori possono avere periodi non buoni e altri dove riescono a dimostrare tutte le loro doti”.
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