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Rampanti: “Torino, contro la Juve non avrei dubbi: Ansaldi e Belotti titolari”

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Serino commenta così i temi caldi di casa Toro dopo il ko interno col Venezia nei giorni che precedono il derby dell’Allianz Stadium

Gianluca Sartori

Un’inaspettata sconfitta casalinga contro il Venezia non è il modo migliore per avvicinarsi al derby contro la Juventus. Il Torino di Juric ha però il dovere di reagire e ripartire fin da subito, cercando di tornare nella sua miglior versione per l’appuntamento in programma venerdì alle ore 20.45 all’Allianz Stadium. Di questo ed altro parliamo con Serino Rampanti nella nuova puntata di “Parola al Mister”.

Rampanti: “Torino, contro la Juve non avrei dubbi: Ansaldi e Belotti titolari”- immagine 2

Serino, cosa ha pesato di più col Venezia? L’episodio da moviola relativo al gol annullato a Belotti o la prestazione non eccelsa degli uomini di Juric?

“Sicuramente quello è stato un errore arbitrale macroscopico. Ma se non ci fosse stato, la partita sarebbe terminata probabilmente in parità. E il Torino è più forte del Venezia: anche il segno X prima della gara non sarebbe stato accolto con favore. Allora evidentemente qualcosa non ha funzionato. Da un paio di partite non si vede più il Torino brillante che abbiamo visto fino a poco tempo fa”.

Perché, secondo te?

“Ho sempre sostenuto che il gioco di questa squadra è bello ma dispendioso, e alla lunga la fatica si paga. Fino a due settimane fa la squadra mi è piaciuta molto e l’allenatore sta facendo bene. Però mi è tornata in mente la statistica che vede le squadre di Juric avere una flessione in termini di risultati tra girone di andata e girone di ritorno. E il solo punto raccolto nelle ultime tre partite sembrerebbe confermare questo trend. Fammi aggiungere una cosa riguardo alle scelte tecniche”.

Prego, cosa non ti ha convinto?

“Secondo me il Torino non può permettersi di tenere fuori due come Ansaldi e Belotti. Mi dici che non hanno i novanta minuti nelle gambe? E allora io li farei comunque giocare titolari, sostituendoli quando non ne hanno più. Però con loro due in campo la squadra è più forte e a mio avviso lo si è percepito anche nel finale contro il Venezia. In ottica derby, non avrei dubbi: dentro l’argentino e il capitano dal primo minuto. Quest’ultimo mi è sembrato carico e sgombro mentalmente da tutte le cose extra-campo. Se è in condizioni accettabili, secondo me, deve giocare”.

Nelle ultime partite gli avversari hanno neutralizzato il Torino di Juric spostando la contesa sul suo terreno preferito, la lotta sulle seconde palle e i duelli a tutto campo. Sei di questo avviso?

“Sì, Zanetti si è reso conto che probabilmente è questo l’unico modo per uscire indenni dalle partite in casa del Torino, ha adoperato questa tattica e ha avuto ragione. Però lo ha aiutato quella scelta arbitrale, senza la quale il Venezia non avrebbe portato casa i tre punti”.

Contro la Juve probabilmente torneranno titolari Mandragora e Lukic. La loro assenza ha pesato molto contro il Venezia?

“Non ne sono convinto, penso che Linetty e Pobega non abbiano fatto così male. Più che altro mi ha stupito il fatto che Ricci non abbia giocato. E Pellegri? Nessun nuovo infortunio? Speriamo, allora mi aspetto di vederlo in panchina contro la Juventus, almeno”.

Cosa ti aspetti dal derby?

“Mi aspetto un Torino non certo arrendevole. La squadra vista fino a poco tempo fa è in grado di impensierire la Juventus se risponderà bene sul piano della tenuta atletica. I derby, poi, vanno giocati a viso aperto e col coltello tra i denti. La partita può anche girare male, ma l’atteggiamento deve essere quello giusto, per novantacinque minuti, guardando negli occhi l’avversario senza timore”.

Bremer contro Vlahovic: il brasiliano riuscirà ad annullare il serbo come successo contro la Fiorentina?

“Beh, sicuramente ora Vlahovic ha compagni ancora più forti intorno a sé, che sono in grado di recapitargli rifornimenti migliori. Quindi Bremer dovrà metterci ancora più attenzione di quella messa contro la Fiorentina. Però con lui io sono tranquillo, perché lo ritengo il più forte di tutti”.

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