La squadra granata a mio modesto avviso può davvero essere la scheggia impazzita di questo campionato, ed al momento non mi pongo traguardi, anzi mi sbilancio nell’affermare che questo Toro non deve avere paura di nessuno e soprattutto non deve avere paura di spiccare il volo, provando a raggiungere vette fino a poco tempo fa inimmaginabili.
Il Toro attuale è quadrato e competitivo in ogni reparto ed in ogni singolo ruolo, anzi per ogni ruolo ci sono almeno due giocatori completamente intercambiabili, molti dei quali sotto i venticinque anni. Tutto ciò non può far sì che questa squadra abbia ancora enormi margini di miglioramento, considerando il fatto che tutti hanno l’interesse a remare dalla stessa parte sia chi è titolare e sia chi gioco forza dovrà sostituire i titolari durante la stagione. Da quanti anni non vedevamo una squadra così coesa, da quanti anni non ammiravamo un talento come il giovane Baselli, da quanti anni non potevamo permetterci il lusso di tenere in panchina giocatori come Belotti e Zappacosta, da quanti anni non eravamo così orgogliosi della squadra che scende in campo?
Ed ora godiamoci questa prima sosta dovuta alle qualificazioni europee, approfittiamone per tenere gli occhi fissi sulla classifica e convinciamoci che tutto questo non deve essere un avvenimento straordinario, ma deve diventare la normalità.
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