Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: "Fa piacere sapere che la società ha creatività nel cercare colpi di mercato risolutivi"
Ventitré giorni alla fine del calciomercato e al Torino mancano due pedine secondo quanto dichiarato da Cairo, tre stando a quanto detto da Mihajlovic nel post partita di Friburgo. Per il mister a destra non ci sono alternative a Iago Falque, evidentemente non reputa pronti i giovani nel nostro organico come Edera, Parigini e Aramu (quest’ultimo più trequartista che esterno destro). Quindi mancano un mediano, una punta vice Belotti e l’esterno destro. Intanto è arrivato Nicolas N’Koulou, difensore centrale, classe ’90, con esperienza internazionale. Come avevo scritto tempo fa, i nomi di Paletta e Tonelli non potevano essere utili a migliorare la linea difensiva per due ragioni: la prima è che le trattative erano diventate delle telenovele per cui se non sono state chiuse a proprio tempo, probabilmente è perché il Torino voleva prendere tempo per raggiungere il vero obiettivo rappresentato da N’Koulou.
La seconda ragione era che sia Tonelli che Paletta sono di piede destro… esattamente però come il difensore africano. Evidentemente, Mihajlovic e Petrachi hanno pensato che il difensore mancino non serva poiché uno tra Bonifazi, Lyanco, Rossettini e N’Koulou potrà giocare sul centro sinistra. E’ comunque estremamente importante e condivido la scelta della società di pescare un elemento come il camerunese che ha alle spalle l’esperienza internazionale che manca a gran parte della rosa attuale. Comunque sia anche in questo caso, esattamente come pronosticato una settimana fa, il Toro ci ha sorpreso andando a pescare un nome mai uscito sui media nazionali, un ottimo elemento in cerca di rilancio.
Per il mediano in queste ultime ore si parla di Rincon come possibile innesto. Per quanto fatto vedere al Genoa, quello del venezuelano è un profilo che mi piace molto e pare che ci sia già il sì del giocatore con piccole distanze da trovare con la Juventus, detentrice del cartellino. La distanza tra le due società non verterebbe sulle cifre del cartellino, ma sul numero di presenze necessarie a far scattare l’obbligo di riscatto. Il Torino vorrebbe un tetto massimo di 20 presenze, mentre la Juve ne vorrebbe 10. Stento a credere che ancora una volta i media si facciano sfuggire il terzo colpo di mercato del Torino, per cui attendiamo fiduciosi l’arrivo di Tomas Rincon.
Per il vice Belotti, De Luca ha bisogno di giocare e farsi le ossa, mentre Zapata è un profilo che apprezzo molto, ma bisogna capire se questa telenovela cominciata ad inizio calciomercato possa davvero trovare uno sbocco. Anche il colombiano sarebbe adatto, vista l’età e la conoscenza del campionato italiano. Una cosa però è certa e cioè che Cairo ha parlato di Zapata come giocatore mai richiesto dal Torino, come allo stesso tempo ha detto che Rossettini resterà.