Ma se De Silvestri può giocare con questa determinazione, vuol dire che lo possono fare tutti, a cominciare dal capitano silente Andrea Belotti. Voglio rivederlo sbattersi per la squadra, non intristirsi per giocate non riuscite o per assist calibrati male da parte dei suoi compagni. In una squadra ci vuole positività e deve essere il capitano a trasmetterla in ogni momento della gara. Così come Mazzarri deve tenere sulla corda la sua squadra convincendoli che se la possono giocare contro chiunque senza mai mollare e così come il presidente deve trasmettere le ambizioni e la volontà di crescere investendo sulla rosa.
Dunque siamo punto a capo. Con gli investimenti Cairo comunica le reali intenzioni e ambizioni ai giocatori e a tutto l’ambiente granata. Purtroppo o per fortuna per lui, chi deciderà come andrà la prossima stagione, sarà proprio il presidente Urbano Cairo, il quale dovrà manifestare con gli investimenti – e magari senza cessioni nell’ultimo giorno di mercato dei pezzi pregiati come è solito fare – per cosa vuole che lotti il Toro. I tifosi ormai conoscono il modo di fare del patron e gli spazi vuoti del Grande Torino durante quasi tutta la stagione ne sono una prova. Sarebbe necessaria la volontà di migliorarsi. Se Cairo nell’operare (pur con tutti i suoi limiti) sul mercato agisse con la stessa determinazione che De Silvestri sta mettendo in questo finale di stagione, allora sì che il Toro potrebbe ambire a qualcosa di concreto. Viceversa sarà l’ennesima stagione da vivere con la speranza che termini al più presto.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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