Un eventuale passo falso sarebbe devastante sia per i giocatori che per la tifoseria. Non può essere scusante la preparazione legata ai preliminari di Europa League, cosi come non può essere una giustificazione quella che quasi tutte le squadre che hanno fatto i preliminari non hanno fatto meglio del Toro in campionato (vedi Espanyol, lo stesso Wolverhampton o lo Strasburgo). Non è tanto in discussione la classifica dei granata o le sconfitte ma come queste sono venute, senza gioco qiasi alla merce di squadre abbordabili sulla carta.
Qui la nota dolente: quando il Toro deve fare la partita e costruirsela va in tilt e prende gol con le ripartenze avversarie. Il Cagliari di oggi ha 4 punti più del Toro, veleggia al quinto posto in classifica ed è a pieno regime grazie ad un centrocampo che quest’anno vede tra le sue fila Nainggolan e Rog prelevati da Inter e Napoli, da un attacco che è stato velocizzato dallo sgusciante Simeone, in difesa dal giovane Pellegrini arrivato dalla Juventus. Giocatori questi innestati in un impianto di gioco plasmato bene da Maran già lo scorso anno. Un allenatore che dal punto di vista tattico ha la capacità di cambiare volto alla squadra a secondo dell’avversario così come fa Mazzarri. Si può prevedere oggi un bello scontro di tatticismo tra i due allenatori.
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