Inoltre c'è una corrente di pensiero, che coinvolge la quasi totalità dei tifosi milanisti e parte di quelli torinisti, secondo la quale i risultati devono essere raggiunti esclusivamente sul campo e che il Toro non deve sperare di andare in Europa grazie ad una sentenza. Che banalità! Certo che si devono ottenere i risultati sul campo e nessuno vorrebbe mai ottenere risultati perché decisi a tavolino. Tuttavia le regole vanno rispettate. Il Milan ad esempio a gennaio ha speso circa 100 milioni per acquistare Piątek e Paquetà. Sulla carta non avrebbe potuto. E magari proprio grazie a queste due pedine ha preceduto il Toro in classifica. Il presidente Cairo recentemente ha ottenuto il premio per il Financial Fair Play e sappiamo che lui è attento al bilancio non tanto per le situazioni come questa del Milan, ma proprio per sua forma mentis imprenditoriale. A questo punto parrebbe di capire che se il Milan può sforare i parametri del Fair Play Finanziario a scapito di altre squadre, si andrebbe a creare un precedente gravissimo e il premio ricevuto dal Torino FC suonerebbe proprio come una presa in giro. Sarebbe forse il caso che il presidente restituisca l'inutile premio.
Comunque sia, siamo ancora nel campo delle ipotesi, per cui dobbiamo solo attendere che venga pronunciata la parola fine o, in alternativa, il 25 luglio, quando partiranno i preliminari di Europa League. Ora il Toro deve concentrarsi soltanto su quello che può controllare. Sulla questione Europa potrebbe concordare con la Roma di presentare una richiesta congiunta ufficiale agli organi competenti in cui si richiede di poter conoscere il proprio destino. In questo momento però i rapporti con la società capitolina sono un po' tesi per la vicenda Petrachi, questione che deve essere risolta prima possibile. Il presidente ha due strade. La prima: accetta le dimissioni di Gianluca Petrachi e fine della storia. La seconda, fare la guerra totale a Petrachi e di conseguenza alla Roma. Per guerra intendo dire pretendere dalla Roma un indennizzo per poterlo liberare, altrimenti Cairo sarà costretto ad adire le vie legali con il rischio squalifica per Petrachi. Certo anche questa seconda opzione sarebbe rischiosa e rischierebbe di far perdere ulteriore tempo. Al presidente la decisione ma il rischio di rimanere con il cerino in mano è alto.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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