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Toro, puoi e devi crederci ancora !

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Verso Fiorentina - Torino / Col Parma fallito il primo match point, ma ne hai ancora uno!
Riccardo Agnello

 Domenica, verso le 14:25, mi trovavo nella zona immediatamente antistante la Maratona insieme ad un mio paziente; abbiamo deciso di ritardare l'ingresso di qualche minuto per poter rimanere connessi all'Applicazione per smartphone che dà i risultati in tempo reale (dentro lo stadio non c'è verso di connettersi) a monitorare la situazione di Atalanta-Milan, tristemente convinti che un gol dei rossoneri avrebbe complicato molto la corsa al 6' posto. Improvvisamente l'app si aggiorna; da un pò segnava 90' minuto; entrambi eravamo consci che era arrivato l'inevitabile 1-2, e invece no! qualcuno aveva segnato, ma non era il Milan... il risultato era cambiato, ma in maniera inaspettata e tremendamente favorevole: 2-1 per l'Atalanta! il Milan, la concorrente più pericolosa, si era autoeliminata dalla corsa alla UEFA. La notizia si è diffusa in breve e questo ha contribuito a dare una scossa emotiva non indifferente a tutti i miei pazienti presenti lì in quel momento. Da chi non ci voleva credere, a chi urlava "Andiamo ad Amsterdam, se vinciamo andiamo ad Amsterdam!!".

Così è iniziata questa gioranta "europea" per il Torino, con una consapevolezza in più: la vittoria avrebbe dato la matematica certezza del 6' posto. In campo, la squadra sembra esserne consapevole e gioca un po' contratta ma pian piano si scrolla le paure e trova il vantaggio in chiusura di primo tempo, neanche a dirlo con Ciruzzo. Ridendo e scherzando per tutta la durata dell'intervallo siamo stati in UEFA. Molti miei pazienti si guardavano stupiti gli uni con gli altri, quasi increduli. Qualcuno per sicurezza chiedeva al vicino per la 3' volta in 5 minuti se davvero sarebbe stata matematica qualora fosse finita così.

La ripresa inizia con un Parma agguerrito ma che crea pochissimi pericoli e il Toro, beffardo e cinico, riparte, dimostrando di poter far male in qualsiasi momento, come quando al minuto 64 Lucarelli stende Immobile diretto in porta; cartellino rosso e Parma in 10. Sembra fatta, il coro Amsterdam è sempre più forte... Già, sembra fatta, perchè in realtà il Torino, che in più di 100 anni di storia ha imparato ad immedesimarsi coi tifosi, ama le cose complicate, e chiuderla in questa assolata domenica di festa sarebbe stato troppo facile. Frittata a metà tra un paio di centrocampisti e Kamil, rigore e 1-1 con tanto di parata di Padelli e respinta in rete di Biabiany. Come se non bastasse la fiscalità di D'Amato si palesa nel secondo giallo a Ciro per simulazione, quasi a congelare un 1-1 che rimanda ogni verdetto a domenica prossima.

Uscendo dallo stadio il mio amico e paziente mi ha fatto un interessante paragone: Il Toro, ora, è come un tennista che conduceva 40-15 nel game decisivo per vincere il torneo, ed ha fallito il match point; ora si trova sul 40-30, ossia con tanta pressione in più, ma con l'ultimo match point ancora nella sua racchetta. Per questo motivo è vietato arrendersi e l'imperativo è continuare a crederci e andarsi a conquistare 3 punti al Franchi non aspettandosi nessun tipo di sconto!

Un saluto dal vostro Psicologo del Toro!