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Toro, quando contestavamo anche Sergio Rossi…

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Oggi vorrei parlare un po' del passato; una domanda che mi sono sempre posto e a cui mai ho saputo dare una risposta logica (perché forse una risposta logica non esiste...) è come sia stato possibile che i tifosi granata abbiano...
Redazione Toro News

Oggi vorrei parlare un po' del passato; una domanda che mi sono sempre posto e a cui mai ho saputo dare una risposta logica (perché forse una risposta logica non esiste...) è come sia stato possibile che i tifosi granata abbiano potuto arrivare a contestare, anche ferocemente, il compianto presidente Sergio Rossi fino al punto di portarlo ad una cessione del club. Come molti di voi sapranno Sergio Rossi subentrò a Pianelli nel 1982; il Torino viveva, da un paio di stagioni, una leggera fase calante se paragonata al periodo dal 75 all'80 che lo vide vincere uno scudetto e classificarsi 2 volte secondo;   Le prime stagioni con il nuovo presidente furono un crescendo che portò al famoso secondo posto della stagione 1984/1985 alle spalle del fortissimo Verona di Tricella Brigel ed Elkjaer e da lì nacquero in seno al popolo granata una serie di aspettative che vennero disattese nelle seguenti stagioni; infatti la squadra ottenne prima un quarto posto e poi un nono posto che fece gridare allo scandalo e scatenò le ire dei tifosi granata. Rossi lasciò con grande amarezza e delusione la presidenza del Torino calcio a Mario Gerbi e da lì in avanti non fu esattamente il periodo migliore della storia granata. Dapprima la retrocessione dell'89 e poi i burrascosi anni di Borsano, Goveani, Calleri e compagnia bella, fino ai giorni nostri.    Forse se i miei pazienti all'epoca avessero avuto una sfera di cristallo per vedere nel futuro si  serebbero fatti qualche scrupolo in più prima di cacciare un presidente che avrebbe mantenuto la squadra ad un livello comunque dignitoso e che metteva nel Toro tutta la sua passione: di lui non mi scorderò mai un'intervista al termine di un derby in cui vincemmo al 90' con gol di Serena su angolo in cui trattenendo a stento una risata disse: ”E' il massimo, vincere il derby all'ultimo minuto è il massimo!!'' A volte la foga e le eccessive aspettative possono portare a prendere decisioni un po troppo avventate e a dare giudizi che se inseriti in un contesto più ampio si rivelano un vero e proprio disastro; che il caso Sergio Rossi possa essere una sorta di monito per il futuro.   Riccardo Agnello