Tutto questo per dire che i 63 punti sono certamente frutto del buon lavoro societario, del mister e dei giocatori, ma è altrettanto vero che i rimpianti per la mancata qualificazione in Europa League, per non dire Champions League, sono allo stesso modo da ripartire tra tutti gli attori coinvolti.
Dunque c’è ora da pianificare la nuova stagione. Napoli Atalanta e Torino sono le uniche tre squadre tra le prime dieci ad avere la certezza della guida tecnica per la prossima stagione e questo è indubbiamente un aspetto positivo visto che il rapporto tra squadra e tecnico è qualcosa che si struttura e consolida con il tempo. Va però definita la posizione al più presto del direttore sportivo. Cairo deve sciogliere le riserve perché pur comprendendo la volontà del patron granata di ottenere il massimo (Cangiano dalla Roma?) come indennizzo per liberare Petrachi, sarebbe opportuno definire chi dovrà occuparsi del mercato del Toro, per consentire almeno un confronto proficuo tra tecnico e direttore sportivo per pianificare la costruzione della rosa. E’ vero che la rosa è già ampiamente costruita, ma occorre capire quali saranno le pedine da prendere per consolidarla. Tra i confermati resto dubbioso sul riscatto di Ola Aina, annunciato imminente dal presidente Cairo, ma non ancora ufficializzato. L’anglo-nigeriano pur avendo fatto vedere buone cose, ha anche avuto delle amnesie che sono costate care al Toro. Ricordo ad esempio la dormita su Zaniolo all’Olimpico di Roma o il patatrac sul gol del vantaggio empolese al Castellani. Più che riscattare Ola Aina, avrei preferito puntare su Di Lorenzo, per il quale però il Napoli si è mosso in netto anticipo.
Ad ogni modo qualunque cosa deciderà la società, l’importante è che tenga in considerazione la stagione appena conclusa. Questa annata potrebbe rappresentare il miglior insegnamento dal quale tutto l’ambiente Toro potrebbe trarre le opportune conclusioni. Sono evidenti gli errori, ma anche quanto di buono è stato fatto è sotto gli occhi di tutti, basta solo evitare di perseverare negli sbagli ed insistere sugli aspetti positivi. Solo così potremmo crescere nel tempo.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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