Infine nella partita di Roma contro la Lazio c’è ormai la costanza di Belotti che non segna più. Fisicamente sta tornando quello dell’anno scorso: lotta, corre e rientra a dare una mano in fase difensiva, ma purtroppo è anche piuttosto sfortunato. Sì perché è molto raro colpire un palo interno e vedere il pallone attraversare lo specchio della porta per poi uscire sul fondo. Che il capitano continui a non preoccuparsi di questo, i gol arriveranno.
Si sono visti dei progressi notevoli anche sulla mediana. Rincon è cresciuto di condizione e ieri era l’uomo ovunque e ha sfornato una prestazione di quantità e qualità impreziosita da un gran gol. Baselli non ha sbagliato un passaggio e Valdifiori è tornato titolare giocando addirittura 90’. Tutto ciò fa ovviamente ben sperare.
Tuttavia ieri ho visto la partita con una certa apprensione. I granata hanno creato tanto nel primo tempo, ma non hanno mai centrato la porta, fatta eccezione per il palo di Belotti. Quando gioca il Toro di Mihajlovic con la squadra così sbilanciata in avanti, ho sempre l’impressione che il gol avversario possa arrivare da un momento all’altro e ieri abbiamo rischiato molto, anche se mi sono piaciuti, questa volta al 100%, Nkoulou e Burdisso che hanno giocato concentrati dall’inizio alla fine. Finalmente si è visto Berenguer e ha fatto un gran gol, ma nel primo tempo sinceramente non mi ha impressionato. Voglio dire che vanno bene i tre punti ottenuti in casa della Lazio, cosa che non accadeva dal 1993, ed è bellissimo vedere Edera segnare quel gran gol con quella cattiveria, ma il risultato non deve ingannarci e non deve farci fare voli pindarici per la sfida di domenica contro il Napoli. I biancoazzurri non stanno attraversando il loro periodo migliore di forma, ma il Toro deve migliorare ancora tanto. Non bisogna commettere l’errore di pensare di essere grandi dopo il successo di Roma, anche perché se Giacomelli avesse concesso il rigore alla Lazio, probabilmente ora commenteremmo un altro risultato.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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