Nella prima metà della gestione Juric il Torino ha molto spesso lasciato la sensazione di essere un’incompiuta, di poter arrivare fino a un certo punto ma poi stop
Non stava bene l’Inter quando alla sesta giornata ha vinto 1-0 contro il Torino in zona Cesarini. Era in seria difficoltà la Juventus quando alla decima giornata ha sbancato per l’ennesima volta il campo del Torino nel derby per 1-0. E viveva la più grossa crisi degli ultimi anni il Milan, alla ventiduesima giornata, ma ha incontrato il Torino e ha vinto per 1-0. Nello sport si definisce “ammazza-grandi” chi si esalta quando gioca contro pronostico e per questo gli riesce qualche colpaccio quando sfida chi è più forte. Il Torino, salvo qualche bella ma estemporanea eccezione, da un anno e mezzo si comporta invece come “aiuta-grandi”. Gioca bene, ma si ferma a venti metri dalla porta e prima o poi il gol lo prende.
Nella prima metà della gestione Juric il Torino ha molto spesso lasciato la sensazione di essere un’incompiuta, di poter arrivare fino a un certo punto ma poi stop. Nel caso del ko con il Milan c'è l'attenuante degli infortuni che hanno portato Juric a schierare un centrocampo inedito, ma la partita di San Siro si colloca comunque nell'ambito di un copione già mandato a memoria altre volte. Difficile trovare una sola spiegazione valida, probabilmente ce ne sono diverse e le cessioni di elementi pregiati, spesso (anche troppo spesso) menzionate da Juric, sono solo una di queste.