Dal 2016, infatti, l’Eurolega è diventata una competizione semichiusa, con undici club a partecipazione fissa e cinque a partecipazione dopo aver raggiunto determinati obiettivi. Tutto questo è sotto il controllo e la gestione di un organismo recante una denominazione molto significativa: Euroleague Commercial Assets. E’ quasi paradossale come il suo acronimo(Eca) sia uguale a quello del carrozzone guidato da Andrea Agnelli. “La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il mondo che lui non esiste, e come niente, sparisce…”, recitava una delle più significative battute del celebre film “I Soliti Sospetti”, lasciando chiaramente intendere come sia molto facile che la storia del mondo, e della nostra quotidianità, possa passarci davanti non solo senza averla compresa, ma addirittura fuorviata dal suo vero senso. Questo, temo, è ciò che sta avvenendo nella nostra contemporaneità, dove le classi dirigenti del Vecchio Continente, non so davvero in preda a quale piano onirico finale, hanno esplicitamente fatto intendere di considerare le persone del popolo, di cui anche i tifosi fanno parte, semplicemente come “agenti economici e morali” e non come cittadini che desiderano e meritano una scelta nelle decisioni politiche. Le istituzioni politiche dello sport(federazioni e, nel caso dell’Italia, il Coni) sono ormai palesemente inadatte(complici, a voler pensare male) a tutte le problematiche createsi nello sport, finendo nel riuscire unicamente nell’unico risultato di amplificare le divergenze economiche.
A voler fare un’analogia, direi che siamo in una situazione antecedente la rivoluzione francese. Con i grandi club nel ruolo della nobiltà, le istituzioni sportive come clero officiante di tale nobiltà, e i tifosi e i club minori calati perfettamente nella loro condizione di “Terzo Stato”. Ma qualcuno ha detto che la storia si ripete, e le uscite di De Laurentis e Cairo di questi giorni ricordano molto quelle della potente borghesia mercantile della Francia di quel Terzo Stato, il 98% della popolazione francese dell’epoca, che guidò fino alla presa della Bastiglia e all’abbattimento di ogni privilegio che la classe nobiliare si era arbitrariamente attribuito. Pur chiudendo molte volte gli occhi in passato, probabilmente illudendosi di trattare con uno(Andrea Agnelli) che oltre a prendere sarebbe stato disposto anche a concedere, i presidenti di Toro e Napoli devono aver preso finalmente atto come andando avanti ad assecondare i piani del “principe” di casa Agnelli, il rischio poi di doversi accontentare delle famose brioche calde con cui Maria Antonietta avrebbe voluto placare la fame dei poveri sia veramente alto. E allora hanno deciso di non starci più, aprendo decisamente le ostilità contro la Juventus che, con tutta evidenza, non ha molta voglia di difendere il recinto del proprio calcio nazionale.
La superficialità e l’arroganza con cui Andrea Agnelli sta procedendo fa davvero impressione, e fa dar ragione al famoso detto “la storia è maestra, peccato non abbia studenti”. Il presidente bianconero dovrebbe ricordare quanti altri prima di lui abbiano avuto grandi sogni di gloria e di potere, e come anche uno scaltro come Napoleone Bonaparte sia andato a perdersi definitivamente nel pantano di Waterloo. Mi permetto, con modestia, di segnalare ad Andrea Agnelli e ai suoi soci dell’Eca il valore della misura, che rispetta persino i nemici e da un senso comune alla vittoria. Li invito ad abbracciare ciò che Annibale disse, poco prima della battaglia di Zama, al giovane Scipione: “il tuo animo potrebbe preferire la vittoria piuttosto che la pace. Conosco questi ardori, più grandi che utili; splendette anche per me un giorno tale fortuna. Che se nella fortuna gli dei ci dessero anche serenità di giudizio, prenderemmo in considerazione non quello che è successo, ma anche quello che potrebbe succedere”.
(ha collaborato Carmelo Pennisi)
Anthony Weatherhill, originario di Manchester e nipote dello storico coach Matt Busby, si occupa da tempo di politica sportiva. E’ il vero ideatore della Tessera del Tifoso, poi arrivata in Italia sulla base di tutt’altri presupposti e intendimenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)