Già, la dirigenza a partire da Urbano Cairo. Al Vernacchia tifoso il trattamento di Bianchi non è piaciuto: “Può essere vero che avesse un contratto troppo oneroso, ma comunque l'hanno firmato in due all'epoca. E mi ha addolorato molto il modo in cui l'hanno fatto accomiatare, senza nemmeno una passerella per il pubblico, senza una festa finale. E' stato attaccato alla maglia, ha una media di oltre 15 gol a stagione e al Toro ha comunque reso anche se ora partirà gratuitamente”. Proprio all'attacco è legata parte del mercato: “Serve una punta di peso, perché Jonathas non è affidabile e Meggiorini ormai non è più una punta. Ovviamente bisognerà vedere se Ventura punterà ancora sul 4-2-4 che a me lascia perplesso. Ma in ogni caso servono dei punti fermi e ci sarà molto da lavorare sia a centrocampo che in attacco”.
Se Cerci e Santana sono per lui i migliori complessivamente nella stagione, Lello indica anche i tre (uno per reparto) che hanno avuto un rendimento decisamente superiore alle attese: “Glik ha fatto veramente bene, è uno che non molla mai. Gazzi è stato un motorino, silenzioso fuori e decisivo in campo. E poi Bianchi, perché Ventura psicologicamente lo ha massacrato snaturandolo e lui ha reagito da campione lo stesso. In più menzione speciale per Darmian e per la volontà di Brighi”.Federico Danesi(foto M.Dreosti)
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