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La Sampdoria arriva inaspettatamente in fondo a questa Coppa Italia, dove affronterà in una finale inedita la Lazio. L’Inter sembra crederci fino alla mezz’ora del secondo tempo; quando i nerazzurri capiscono che sono fuori dalla Coppa, la partita si imbruttisce a causa dei nervi tesi presenti in campo.
In campo – Mourinho schiera un poco prevedibile 3-4-2-1, con due terzini larghi sulle fasce del centrocampo per creare superiorità numerica a centrocampo. Mazzarri, invece, schiera la migliore formazione per neutralizzare l’Inter, in modo da raggiungere l’unico obbiettivo stagionale rimasto.
Si gioca – La Sampdoria scende in campo con la consapevolezza di non potersi rilassare difendendo il 3-0 ottenuto all’andata. I doriani sono ben messi in campo e non lasciano il pallino del gioco all’Inter, che, però, sembra essere molto attivo e propositivo. Ai nerazzurri sembra mancare il gioco sulle fasce, che potrebbe mettere in difficoltà la difesa a tre degli ospiti: Maxwell e Santon non hanno iniziato la partita nel migliore dei modi. Ma i blucerchiati sono comunque molto preoccupati: Mazzarri, infatti, è continuamente impegnato a dare continui ordini e indicazioni, perché sa che, una squadra del calibro dell’Inter, può cambiare la partita da un momento all’altro. E così è: al 27’ Cruz fa da sponda per Ibrahimovic, che, dal limite dell’area, fa partire un gran tiro. E’ il tiro dell’1-0 nerazzurro. L’Inter continua a far venire i brividi ai 13mila doriani che sono accorsi (da Genova e non) a San Siro: ogni calcio piazzato, infatti, è una grande occasione per gli undici di Mourinho, che sono fisicamente superiori ai rossoblu.Alla scala del calcio si continua con lo stesso copione: l’Inter fa la partita, la Samp soffre, ma si difende con ordine e siaffida soprattutto alle ottime parate di Castellazzi. Anche Julio Cesar ha il suo da fare, però, come quando, al 63’, devia con i piedi un diagonale di Cassano che aveva fatto fuori tre difensori nerazzurri. Dalla metà della ripresa in poi, la partita prende una brutta piega: nell’Inter aumenta il nervosismo, perché si sente piano piano allontanata dalla finale di Roma e iniziano a volare tackles assassini, provocazioni a distanza e, di conseguenza, anche i cartellini. I protagonisti più frequenti di questi brutti episodi sono Balotelli, Stankevicius, Pazzini e Chivu. Ma, intanto, c’è una partita che va avanti. Una partita che vede i nerazzurri spesso vicino al goal con conclusioni da lontano (soprattutto di Ibrahimovic) e con i soliti calci d’angolo, dove Materazzi&Co. Mettono paura a Castellazzi, che para benissimo. Dopo quattro minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 1 a 0, con la Sampdoria che va a giocarsi la finale (e la Coppa Uefa) in casa della Lazio, a Roma.La chiave – L’atteggiamento della Sampdoria, non remissivo come avrebbero fatto molti altri, è stato fondamentale nel non permettere all’Inter di attaccare con continuità. Mazzari, perciò, chiedeva ai suoi di alzare il pressing per non permettere ai nerazzurri di ragionare e impostare il gioco.
La chicca – Risultato veramente inaspettato per la Sampdoria, che, nonostante il dodicesimo posto in campionato, si può giocare la qualificazione alla Coppa Uefa. La finale, inedita, sarà Lazio-Sampdoria: gara unica a Roma.