Invincibili Kup, il ricordo del Grande Torino
—La serata è successivamente entrata nel vivo del ricordo degli Invincibili, a cui il torneo è intitolato e dedicato. Protagonisti i piccoli calciatori di Torino e Benfica, rimasti soli a centrocampo per ricordare quel 3 maggio 1949 in cui il Grande Torino giocò la sua ultima partita, l'amichevole di Lisbona contro il Benfica. "Oggi vi raccontiamo di una grande squadra, che ha scritto una pagina importantissima. Vi raccontiamo del Grande Torino" spiega lo speaker granata Venneri. In campo per il ricordo anche i familiari delle vittime della tragedia di Superga. Ne è testimone Franco Ossola, che perse suo padre il 4 maggio 1949: "È un'emozione grande essere qui, quella degli Invincibili è una grandissima storia. Il Grande Torino è stata una squadra unica e speciale, straordinaria non solo perché erano grandi campioni ma uomini umili e sensibili che si sono meritati questo ricordo. Quest'anno sono 75 anni da Superga, sono state fatte tante manifestazioni ma questa è la più importante perché piena di vita e generosa. In questo campo la gioia di questi bambini ricorda la vita di quei campioni che è come fossero qui con noi adesso". Gli fa eco Sergio Gabetto: "Sono molto onorato di essere qui. Spero che vi divertiate, sono contento che viva il ricordo di mio padre e di tutta la squadra che purtroppo quel giorno ci ha lasciato. Grazie di cuore, spero di rivedervi presto". E ancora altri ricordi commossi per gli Invincibili e per i piccoli calciatori che si affronteranno in loro nome. Infine il messaggio fatto recapitare da Susanna Egri: "Il calcio è uno sport di squadra. I singoli campioni suscitano l'entusiasmo dei tifosi, ma è la squadra nel complesso che deve emergere. Questo so che ha prodotto il lavoro di mio padre, Egri Erbstein, non solo tecnico eccellente ma insieme straordinario come persona, un vero maestro che ha saputo comunicare ai suoi giocatori quei valori che hanno reso il Grande Torino un simbolo per la comunità"
Invincibili Kup, le parole di Corrado Buonagrazia
—Nel corso della serata è intervenuto Corrado Buonagrazia, presentando il torneo: "Signori e signori, bambini e bambine, ragazzi. Benvenuti a Torino, dentro la leggenda del Grande Torino che è storia di questo amato sport. Una città, una sola squadra, una grande storia d'amore legata a un solo colore: il granata. La nostra responsabilità è tenere vivo questo amore e questo legame. Portiamo a tutti voi ciò che ci appartiene nel profondo. Tramandare è il mezzo migliore per non disperdere valori e tradizioni e poter così costruire un'identità profonda. Questa sera vogliamo lasciare a tutti voi un pezzetto del cuore granata e ai nostri ragazzi fare arrivare la grandezza dei valori di questa fede calcistica, che possa essere uno dei differenziali di crescita del vostro percorso di calcio e di vita. Grazie a tutti gli innamorati del Toro, grazie a tutti voi che siete arrivati qui da tutta Italia e gran parte d'Europa per abbracciare questa manifestazione nel ricordo di una delle squadre più forti di sempre di questo sport. Dalla Basilica di Superga gli Invincibili potranno vedervi giocare. Se voi, nei vostri momenti più intensi e alti di confronto, alzerete la testa potrete vedere Superga. I campioni, anzi di più, gli Invincibili sono lì a guardarvi e a trasmettervi la forza di non fermarvi, di non mollare, di provare a fare meglio, di non sentirmi mai vinti ma sempre forti e fieri di voi stessi. Grazie da parte mia a BeKings, alle società di Caselle, Gassino e Pro Eureka. Grazie a voi genitori che permettete ai ragazzi di vivere esperienze come questa, che credo riempirà il loro bagaglio di vita. Buon torneo". Terminato il ricordo si è conclusa la serata con la parte dedicata all'intrattenimento, in cui la danza è stata protagonista. Da sabato toccherà al campo, domenica le finali dell'Invincibili Kup a Gassino Torinese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.toronews.net/assets/uploads/202304/59f39572a3f60d7616aaea9fc4d2c842.jpg)

/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)

