Quanto si porta dietro della reazione del gruppo alla difficoltà? Nelle ultime gare si era vista una squadra che concede tanto e segna poco, l'opposto rispetto a quanto fatto con l'Empoli... "Non sempre le cose vanno come si vuole. I ragazzi magari erano entrati in un momento di difficoltà che esiste. Dovevano però avere la forza di reagire. Noi li supportiamo e cerchiamo di creare i ganci a cui aggrapparsi. Loro sono stati bravi a insistere, a vivere l'errore in maniera meno pesante. Quando succede devono cercare il riscatto. Questo è ciò che voglio vedere in campo, mai arrendersi, qualunque sia il risultato. Oggi sul 4-0 era importante non prendere gol per creare questa mentalità. Deve essere dentro ai ragazzi e crescere".
In stagione il Torino ha cambiato diverse volte pelle a livello tattico dopo il 3-5-2 iniziale. Contro l'Empoli ha optato per il 4-3-3, lo vede come l'impostazione di riferimento o non esclude variabili? "Non parto da un modulo di partenza. Il nostro pensiero è quello che cercheremo di trasmettere in questi due mesi ai ragazzi: essere mentalmente offensivi. Io posso partire da un modulo, ma l'obiettivo sarà sempre il medesimo. Ovvio, c'è un sistema di gioco con cui si costruisce. Il 4-3-3 è da dove siamo partiti per costruire e in questo momento potrebbe calzare per gli interpreti che abbiamo. Magari un domani si cambierà qualcosina in base all'avversario, ma non mi fossilizzo sul modulo anzi. Cerchiamo di mettere i ragazzi nelle condizioni migliori per esprimersi. Saranno loro a decidere quale sarà il sistema migliore per loro".
Tornando un passo indietro, si aspettava la panchina della Primavera? Come ha vissuto la notizia quando le è stata comunicata? "Per me è stato un fulmine a ciel sereno. Mi ha fatto sicuramente piacere, per me è un'occasione. Non mi nascondo dietro un dito, la cercavo da tanto tempo. Ho trovato con me in Primavera degli amici, questo mi è piaciuto. Uno staff medico e tecnico che mi sono portato su, le persone con cui ho condiviso il mio percorso, anche dirigenti e persone che conosco da una vita. Dico a loro grazie, perché mi hanno accolto nella maniera più umana e bella possibile".
Un pensiero sull'Under 18 e sul finale di stagione? "Sono dispiaciuto per il Viareggio, meritavano la vittoria. Sono ragazzi che mi hanno dato tanto e se sono qui adesso è anche merito loro"
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