Torino Primavera, Fioratti porta in granata unione d'intenti e duttilità tattica
—Nella lotta per rialzarsi dalle difficoltà, Fioratti si è affidato prima di tutto all'unione di intenti. "In questo momento mi servono ragazzi che capiscono che questo è un posto speciale - aveva ribadito il tecnico dopo il successo con il Cesena, arrivato in seguito al ko a Roma - Più riesco a creare una famiglia all'interno della squadra, più posso appoggiarmi a tutti". Questo è un altro degli aspetti chiave della gestione Fioratti. Il tecnico granata si è appoggiato sia ai punti fermi della Primavera, sia ha avuto il merito di far sentire parte integrante del progetto ragazzi che magari avevano avuto meno spazio ma che, per via di un lungo percorso nelle giovanili a Torino, potevano sopperire con l'esperienza legata all'appartenenza in campo. Dal punto di vista tattico invece è valsa la duttilità. Fioratti è partito da un 4-3-3 di partenza, spesso ribadito, ma aveva avvisato sul suo non essere integralista e sulla piena apertura a cambiare perché sono i giocatori a dettare il modulo in cui risaltare. Contro la Sampdoria si è visto anche quest'ultimo aspetto con il 4-3-1-2 di partenza diventato poi 4-2-3-1 per inseguire la rimonta sui blucerchiati. Ora restano quattro partite, da vivere a mente sgombra con la consapevolezza che quanto doveva essere fatto è stato fatto.
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