Under 18, Roma-Torino: il primo tempo
—Il Torino aggredisce da subito la finale, stando alto e dettando i tempi di gioco. La posizione di Liema Olinga, più avanzata rispetto alla semifinale, manda in confusione la Roma che resta contratta e permette così ai granata di tentare le prime iniziative. Al 5' i granata testano i riflessi di Marcaccini: Liema Olinga smista in mezzo e poi lascia il pallone a Kirilov, apertura a destra per Sandrucci, che libera il destro: conclusione morbida ma troppo centrale. La Roma deve cambiare di tono e prova a farlo affidandosi alla velocità di Sugamele, recuperato da Finizio che si rifugia in corner. Sugli sviluppi rischia tantissimo il Toro, perché il pallone resta in area dove si crea una mischia: i giallorossi lamentano un tocco di mano della retroguardia granata, il direttore di gara lo nega. La situazione si risolve ma lascia qualche incertezza alla squadra di Vegliato, che ora fa i conti con una Roma maggiormente in fiducia. Ci riprova ancora Sugamele al quarto d'ora, conclusione morbida come quella di Sandrucci e altrettanto prevedibile. Dopo qualche attimo di sofferenza, al 19' il Toro va a un passo dal vantaggio con un'azione di fattura pregiatissima. Cacciamani riesce finalmente a liberarsi dalla morsa giallorossa, rientra verso la trequarti per vie centrali poi riesce a servire nonostante una trattenuta Kirilov, che è bravo ad agganciare con il mancino e a spostarsi il pallone sul destro per rimettere in gioco Cacciamani, infilatosi tra le linee. La freccia granata si coordina come può e va al tiro, insidiosissimo: Marcaccini salva la Roma. In questa fase l'Under 18 di Vegliato è in fiducia e si fa preferire. Guai a sottovalutare però i giallorossi che tornano a spingere alla mezz'ora e che per poco non vanno a un passo dal vantaggio: Sugamele riceve un cross da sinistra, salta indisturbato a due passi da Anino che è strepitoso nei riflessi sulla corta distanza e alza un muro. La partita è viva, combattuta ma ancora senza padroni. Si alternano così le incursioni. Per i torelli è Kirilov a cercare lo specchio, mettendosi in proprio per la prima volta: tiro con la punta del piede, pallone che scende sotto la traversa ma su cui arriva comunque Marcaccini. Per i capitolini è sempre Sugamele, ma questa volta in spaccata, a mandare di poco alto. Alla fine resiste lo 0-0.
Under 18, Roma-Torino: il secondo tempo
—Alla ripresa Vegliato decide subito di giocarsi i primi cambi, che coinvolgono l'attacco. Escono Conte e Sandrucci, al loro posto Ferraris e Melo. Si ridisegna di conseguenza la formazione del Toro con Melo e Cacciamani che compongono un attacco a due, Kirilov si alza sulla trequarti alle loro spalle lasciando il posto da mezz'ala a Ferraris. Nessuna sostituzione invece per la Roma, con Bah che di testa si rende pericoloso nei primi attimi ripresa. Non è da meno il Toro, si lancia subito Ferraris per vie centrali, apertura a sinistra per Cacciamani che va al tiro trovando un diagonale velenoso, fuori di un soffio. Dopo le prime due fiammate la partita si assesta. Cambiano gli equilibri all'ora di gioco quando Vegliato deve fare i conti con una tegola che costringe a spendere il terzo cambio: Fiore si accascia come in semifinale e non può proseguire, al suo posto entra Acquah. Se c'è una costante, è che questo Toro riemerge dai problemi più forte. A un minuto dal cambio, al 61', i torelli si portano in vantaggio cambiando rotta alla partita in un istante. Il merito è tutto di Ferraris, che decide di estrarre dal nulla il coniglio dal cilindro. Riceve palla sulla trequarti, alza la testa e mette direttamente nel mirino la porta: il destro è un missile e si insacca nell'angolino basso alla sinistra di un incolpevole e inerme Marcaccini, che nemmeno lo vede partire. Esulta Ferraris, esulta tutto il Toro perché il vantaggio nella finale pesa come un macigno. Vegliato spende subito il quarto cambio: fuori Brzyski, dentro Conzato. La partita si accende, la Roma sa di dover dare tutto. Belmonte a venti dalla fine di testa va a un passo dal pareggio, appena due minuti dopo si riapre la contesa con un'ingenuità che costa tantissimo. Al 72' Morucci scappa a Finizio che non lo vuole far andar via, ma nel tentativo di fermare l'avversario lo atterra in area vistosamente. L'arbitro indica il dischetto senza esitazioni, è rigore. Dagli undici metri va Sugamele, che ha un conto in sospeso con Anino: questa volta ha la meglio l'attaccante giallorosso, che apre il mancino e vede la rete gonfiarsi mentre il portiere granata si butta sull'angolo opposto. 1-1 a Latina, tutto da rifare. I granata tentano subito di rialzare la testa e per farlo si affidano ancora alla qualità di Ferraris, che ispira Melo: il brasiliano cerca a sua volta Conzato, che in spaccata costringe Marcaccini a intervenire. Dopo aver concesso il rigore Finizio appare più in confusione, al 78' Vegliato lo chiama in panchina dando spazio a Ressia che è un centrale e garantisce maggior copertura. Dieci minuti ai supplementari, la Roma è galvanizzata mentre il Toro accusa una flessione e prende respiro lanciando Melo, che è una scheggia. La Roma, per quanto maggiormente propositiva, non buca la difesa granata. Questo fino al recupero, perché al 92' i capitolini vanno davvero a un centimetro dallo scudetto. Panico di nome e di fatto, perché dopo un contropiede sanguinoso il giocatore capitolino si ritrova a tu per tu con Anino, diagonale con il sinistro che per interminabili secondi sembra arrivare in porta salvo poi stamparsi sul palo. A un passo dal baratro, il Toro si salva e poi si salva ancora con Anino che mette i guantoni per l'ennesima volta. Si allunga la finale, supplementari.
Under 18, Roma-Torino: i supplementari
—Si riparte con un nuovo cambio tra le fila granata: Vegliato toglie Kirilov dal campo, al suo posto entra la prima punta Spadoni. La Roma è ancora pericolosissima. Il Toro però ha dalla sua un Anino in stato di grazia: è un miracolo il colpo di reni a una mano con cui il portiere granata sbarra la strada a Morucci. I torelli non si danno mai per vinti e lottano con le unghie e con i denti. Punizione conquistata al 96' sulla trequarti. Gatto, con la fascia da capitano, va sul punto di battuta e riesce a trovare una traiettoria disegnata col pennello per raggiungere la testa di Spadoni, che salta più in alto di tutti e va di testa. Il pallone si insacca in porta, inutile il tentativo di deviazione giallorosso in extremis perché la linea era già stata superata. Torino di nuovo avanti nel momento in cui la Roma sembrava poter fare la differenza. Vegliato predica calma e intelligenza nel gestire i minuti, ne mancano però tanti. La Roma si lancia all'attacco ma perde qualcosa in termine di lucidità. Scade il primo tempo supplementare. Si torna in campo con Lulli che prova a beffare Anino, senza riuscirci. Il Toro d'altro canto cerca di resistere con ogni mezzo possibile e quando può dà palla a Melo per prendere metri. Il brasiliano al 110' arriva a fondocampo, poi cross teso in mezzo per l'inserimento di Acquah che si mangia le mani perché manca il tap-in a due passi da Marcaccini. Squadre stanchissime, ma servono gli ultimi sforzi al Toro per resistere, alla Roma per provare a portare la gara ai rigori. Al 118' l'ultimo cambio tra le fila di Vegliato: fuori Melo, dentro Kugyela. Gli ultimi minuti sono da fiato sospeso, Anino fa suo ogni pallone in area. Viene segnalato il recupero, 120'' da giocare con il Torino a un passo dallo scudetto. Qualche brivido arriva ancora, ma nulla che possa compromettere quanto fatto dalla squadra di Vegliato: l'Under 18 è campione d'Italia grazie alle reti di Ferraris e Spadoni. La ciliegina sulla torta? I due gol in finale, aggiunti a quello di Cacciamani in semifinale, portano il bottino di reti realizzate a quota 100.
Under 18, Roma-Torino: il tabellino
—ROMA-TORINO 1-2
Marcatori: 60' Ferraris (T), 73' rig. Sugamele (R), 97' Spadoni (T)
ROMA (4-3-1-2): Marcaccini; Marchetti, Zinni, Terlizzi, Cama (76' Lulli); Arduini (100' Scacchi), Troiani (57' Morucci), Panico; Bah; Sugamele, Belmonte. A disposizione: Stomeo, Tesauro, Sarac, Malafronte, Scacchi, Ferrara, Cinti. Allenatore: Ciaralli.
TORINO (4-3-3): Anino; Gatto, Pellini, Fiore (60' Acquah), Finizio (78' Ressia); Liema Olinga, Brzyski (65' Conzato), Kirilov (91' Spadoni); Sandrucci (46' Ferraris), Conte (46' Melo, 118' Kugyela), Cacciamani. A disposizione: Bochicchio, Demian, Spadoni. Allenatore: Vegliato.
Ammoniti: 63' Finizio (T), 68' Cama (R)
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