Il tecnico traccia poi un bilancio di fine stagione. "Sono orgoglioso di quel che ha fatto questo gruppo. Se oggi Singo fa gol su quel calcio d'angolo nei supplementari andiamo in finale. E avremmo fatto tre finali nella stessa stagione. Penso che questo basti per pesare la nostra stagione. Sono il primo a stigmatizzare quando le cose non vanno. Faccio fatica a sostenere i ragazzi quando le cose non sono di assoluto livello. Noi però abbiamo tanti ragazzi che hanno fatto percorsi di un certo tipo, non di primo livello. Se devo trovare un aggettivo per questa stagione, dico: memorabile. Rimane qualche rammarico perchè siamo stati falcidiati dagli infortuni nel momento importante. Oggi Sportelli e Gilli li abbiamo messi dentro ma erano al 60%, abbiamo perso Adopo nel momento decisivo e non abbiamo avuto Millico per due mesi. Ma ci teniamo stretta la crescita di questi ragazzi. Siamo ripartiti con lo stesso blocco dell'anno scorso. La partenza ottima ha fatto pensare che fossimo da Scudetto, ma l'anno scorso siamo arrivati quinti facendo una cavalcata incredibile nelle ultime giornate tolta la parentesi della Coppa Italia. Quest'anno i ragazzi avevano la pressione di fare un campionato di primo livello. Abbiamo vinto la Supercoppa, fatto finale di Coppa Italia superando l'Atalanta, la squadra più forte che io ho mai incontrato a livello Primavera. E poi siamo arrivati a questa semifinale sempre convivendo con la pressione di dover fare bene. E le cose ce le siamo guadagnate lottando con i denti".
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