Sono state sbagliate tante mosse in estate?“Quando eravamo primi in classifica sembrava che tutto fosse a posto, che tutte le mosse fossero giuste. Ora è tutto sbagliato. Due mesi fa non si dicevano le stesse cose”.
Anche Vanoli ha le sue responsabilità?“L’allenatore partecipa, ma non vince da solo. Vincono i calciatori bravi, un presidente presente, una società sul pezzo. Se c’è tutto questo, allora anche l’allenatore spicca perché lavora in un contesto facile e diventa bravo. Ora Vanoli si trova in un ambiente complicato nel quale non è facile lavorare. Anche quando si vinceva a inizio stagione non era Vanoli a segnare: non bisogna dimenticarselo. Vanoli prepara la squadra con serietà dal punto di vista teorico, però conta la pratica in campo”.
Quali sono i problemi di questo Toro? “Seguo ormai poco il calcio perché le partite sono noiose. Sono tutti stranieri. Come si fa a chiamare Torino una squadra con dieci stranieri in campo? Cosa ne sanno quelli che vengono dall’estero della leggenda e del mito granata? Questo è un reale problema del calcio moderno”.
Un’ultima considerazione: cosa si sente di dire ai tifosi granata in questo momento di difficoltà?“State sereni e tranquilli, pensate a chi sta peggio di voi, a chi vive in un ospedale e magari non uscirà più. Noi siamo tifosi del Toro, siamo abituati a soffrire. Sappiamo che il calcio è un mestieraccio. Non possiamo cambiare la mamma, quindi si soffre stando sereni e tranquilli”.
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