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Alessandro Budel: “Il Toro ha più qualità del Brescia, la sfrutti”

TURIN, ITALY - JANUARY 22:  Daniele Dalla Bona of AS Cittadella is pulled by his shirt by Alessandro Budel of Torino FC during the Serie B match between Torino FC and AS Cittadella at Olimpico Stadium on January 22, 2011 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Esclusiva TN / L’ex centrocampista, oggi commentatore di Dazn, ci parla di una sfida che vivrà da doppio ex la sfida salvezza

Andrea Calderoni

Alessandro Budel ha calcato i campi di Serie A e di Serie B per oltre 400 volte in carriera. Oggi osserva le partite dalla tribuna e le commenta per Dazn. Il suo nome è facilmente accostabile con il Brescia, considerato che con le Rondinelle ha giocato 170 partite in tutte le competizioni, ma il 39enne milanese ha indossato anche la casacca granata per 16 volte nella seconda metà della stagione di Franco Lerda. Stasera alle 21.45, dunque, vivrà con maggiore partecipazione un Toro-Brescia delicatissimo in chiave salvezza.

Buongiorno Alessandro, che partita si attende al “Grande Torino”?

“Per il Torino sarà un’ottima occasione per scacciare le paure, perché vincendo la gara con il Brescia potrebbe mettersi in zone più tranquille senza immischiarsi nella vera e propria bagarre per non retrocedere. Per il Brescia, invece, sarà un’ultima spiaggia. La vittoria con il Verona ha dato ai ragazzi di Lopez un po’ di entusiasmo dopo il pareggio del Genoa nel recupero e il 6 a 0 subito a Milano. In tanti davano il Brescia già retrocesso, mentre il derby con il Verona ha acceso un’ultima speranza nelle Rondinelle. Proprio per questo credo che il compito del Torino sarà più complicato del previsto”.

Se fosse in Moreno Longo, come farebbe interpretare la partita al Torino?

“Io non farei una partita accorta e difensiva, attendendo di prendere il colpo. Il Brescia avrà poco da perdere e a Torino scenderà in campo soltanto per conquistare i tre punti, provando a fare la gara. Il Torino dovrà sfruttare la sua rosa, che è un po’ più ampia e sicuramente più qualitativa rispetto a quella del Brescia. Il Torino è più forte e dovrà sfruttare le sue potenzialità. A mio avviso, se dovesse chiudersi eccessivamente, tentando solo di ripartire, rischierebbe di favorire il Brescia”.

Torino e Brescia si presenteranno a questo match in due situazioni differenti: i lombardi sono stati costruiti in estate per lottare per non retrocedere, mentre gli obiettivi in casa granata erano ben altri. Potrebbe subentrare la paura tra gli uomini di Longo?

“Non è facile trovarsi in certe situazioni, perché la mente non è più sgombra. Al momento ha ancora un discreto margine. Non è nelle sabbie mobili, ma se dovessero andare male le cose questa sera si ritroverebbe con entrambi i piedi dentro il pantano e tra l’altro il problema sarebbe duplice, poiché non soltanto il Brescia verrebbe reinserito nella battaglia ma i posti a quel punto vacanti diventerebbero due”.  

Il Torino post-Covid 19 ha dato qualche segnale di risveglio rispetto agli orrori di gennaio e febbraio.

“Sono d’accordo. Secondo me, c’è stato un Toro pre-Covid e post-Covid. La squadra prima dello stop forzato era in netta difficoltà e rischiava seriamente di finire nel tunnel. La ripresa è stata migliore. È chiaro che il Torino sta vivendo una stagione molto al di sotto delle aspettative. Dunque, deve giocare le ultime gare con la giusta mentalità per salvare il campionato e poi ristrutturarsi nella prossima annata”.

Da ex centrocampista, chi tra Torino e Brescia ha il reparto mediano migliore?

“Il centrocampo è uno dei punti di forza del Brescia, ma i giocatori del Torino non hanno nulla da che invidiare ai colleghi delle Rondinelle. Il Torino, inoltre, ha qualche valore aggiunto in altre zone del campo. Penso, ad esempio, a Belotti. Sono calciatori come il capitano granata che dovranno tirare fuori quel quid in più per portare punti nelle casse del Torino”.

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