Dopo una serie di risultati negativi e prestazioni poco soddisfacenti, il Torino arriva alla 37^ giornata di Serie A impegnato nella sua ultima trasferta della stagione e sarà sul campo del Lecce che è allenato dall'ex Marco Giampaolo. Anche i salentini non stanno attraversando un ottimo momento di forma come ci ha raccontato Alessio Amato, giornalista di Calcio Lecce, che noi ringraziamo per essere intervenuto ai nostri microfoni e averci presentato la sfida dal punto di vista degli avversari dei granata.


esclusiva
Amato (CalcioLecce): “Giampaolo? Era partito bene, ora non c’è soddisfazione”
Buongiorno Alessio, con quale morale e stato di forma fisica arriva il Lecce a questa sfida con il Torino? Ci sono indisponibilità?"Il morale non è dei migliori per una lunga serie di motivazioni. Quella più prossima è relativa ad un'astinenza dai tre punti che ha compromesso il vantaggio che i giallorossi erano stati in grado di accumulare rispetto alle inseguitrici. La forma fisica appare invece buona, anche se sotto il profilo della fisicità influirà negativamente la probabile assenza di Gaspar. Escluse quelle degli infortunati di lungo corso, è la sua l'assenza che pesa".
Il Torino dovrà temere la spinta dello stadio e la voglia di punti di un Lecce in piena corsa salvezza? È stato un fattore che ha aiutato la squadra in stagione?"Parliamo dello stadio con maggior affluenza tra quelli della parte bassa della classifica e, escluse alcune delle squadre in lotta per Scudetto o Europa, solo il Genoa tiene il passo del Lecce in termini di apporto del tifo. Quindi sì, il Via del Mare è un enorme fattore che, però, gli uomini di Giampaolo non hanno saputo sfruttare. Appena tre vittorie stagionali in casa, l'ultima delle quali risalente a dicembre, rischiano di vanificare il grande sostegno del popolo salentino".
Come viene valutato dalla piazza leccese il lavoro dell’allenatore Giampaolo che sarà uno degli ex della partita?"Allo stato attuale delle cose, come per scelte dirigenziali e per apporto degli elementi in campo, non c'è soddisfazione relativamente all'annata in corso. Ed è un gran peccato, perché il mister fino a metà febbraio aveva portato il Lecce al tredicesimo posto, saldamente fuori la zona retrocessione e soprattutto con una media punti dal suo arrivo al timone quasi da parte sinistra della classifica. Poi, però, non ha saputo reagire con convinzione alla fase critica, quella in cui il Lecce avrebbe dovuto sacrificare qualcosa dal punto di vista delle idee tattiche per metterci più convinzione e concretezza alla ricerca di quei tre punti che possono cambiare una stagione. Nella consapevolezza che, rispetto alle precedenti stagioni, quest'anno il Lecce qualche limite qualitativo nella rosa ce l'ha eccome".
Quali sono i punti deboli della squadra che il Torino dovrà cercare di sfruttare per vincere?"Le difficoltà nel fare lo step che c'è tra il 'semplice' essere in partita ed il concretizzare idee e volontà. I giallorossi hanno creato tanto in questa stagione ma sono mancati troppo negli ultimi 20 metri soprattutto dalle retrovie (zero gol dai centrocampisti) e con gli altri elementi offensivi che non siano quel Nikola Krstovic vero trascinatore in zona gol. Stesso discorso per una fase difensiva che, pur nelle gare di buona attenzione e coesione, manca proprio nei momenti chiave, vedi Verona dove il gol del pari è stato subito nell'unico tiro in porta avversario ed in modo anche molto banale".
E invece cosa funziona bene nel Lecce e cosa dovranno temere i granata di questa avversaria?"Krstovic, non è certo un segreto, è un autentico trascinatore. È entrato in 6 gol su 10 realizzati quest'anno, percentuale altissima, ed incarna lo spirito combattivo di cui questa squadra avrebbe bisogno a livello collettivo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.