Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

tor interviste Baldini, il primo tecnico in Italia di Israel: “Coi piedi è più forte di Vanja”

Esclusiva

Baldini, il primo tecnico in Italia di Israel: “Coi piedi è più forte di Vanja”

Baldini, il primo tecnico in Italia di Israel: “Coi piedi è più forte di Vanja” - immagine 1
In esclusiva le parole dell'ex allenatore della Juventus Primavera: è stato lui il primo tecnico di Israel una volta giunto in Italia nel 2018
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Che portiere è Franco Israel? Tanti tifosi granata se lo stanno chiedendo in queste ore successive al suo approdo in granata. L'uruguaiano prende il posto di Vanja Milinkovic-Savic e sarà affiancato da Alberto Paleari e Antonio Donnarumma nel suo inserimento al Torino. Toro News in esclusiva vi porta la testimonianza di chi ha incrociato l'estremo difensore classe 2000 per primo: era il 2018 e Israel fu acquistato dalla Juventus (prelevato dal Nacional in Uruguay). In quel 2018/2019 fece da spola tra l'Under 19 e l'Under 23 bianconera. Allenatore della Primavera della Juventus era Francesco Baldini (l'ex difensore del Napoli nella seconda metà anni Novanta, primi Duemila), poi divenuto apprezzato tecnico in Serie C (ultima esperienza alla Spal con salvezza ottenuta ai play-out).

Buongiorno mister. Israel, secondo lei, può sostituire Milinkovic-Savic?"Assolutamente sì. Non ho nessun dubbio, sebbene Milinkovic-Savic nell'ultima stagione si sia rivelato uno dei portieri più forti della nostra Serie A. Aggiungo che Israel non ha nulla da invidiare a Vanja nel gioco con i piedi, anzi lo ritengo più forte". 


Ci può parlare del primo Israel, quello del 2018?"Certo, Franco arrivò quando ero in Primavera quando gli organigrammi sia della Primavera sia dell'Under 23 erano già completi. Io in porta avevo Loria e quindi il suo primo anno a Torino fu un po' particolare perché ballò tra una squadra e l'altra. Si allenava spesso con la Prima Squadra, era spesso aggregato all'Under 23 e giocava alcune volte con noi in Primavera. Non aveva una collocazione fissa. La trovò nella stagione successiva con Lamberto Zauli in Primavera per poi andare in Serie C nell'Under 23". 

Quali caratteristiche umane ricorda?"Un portiere di grande personalità. Nel gruppo è un carismatico, è un leader positivo ed è un lavoratore". 

E quali tecniche?"Franco è un portiere coraggiosissimo nell'occupare lo spazio. Lo trovavo bravissimo nelle uscite in avanti dietro la linea, sapeva leggere perfettamente i lanci dalle retrovie con uscite puntuali sia di piedi sia di mani. Come detto prima, è davvero forte con i piedi. Con lui hai un giocatore in più in costruzione del gioco, ha grande qualità. Me lo ricordo che faceva anche delle finte agli avversari per giocare poi la palla dall'altra parte. Non è un portiere scontato con i piedi, quindi è molto moderno perché in costruzione ti dà un'opzione in più. Anche in porta è un ottimo portiere". 

C'è un aspetto che la impressionò più di altri? "Sì, il coraggio. Non ho dubbi in questa risposta. Ne aveva tanto perché altrimenti non si riesce ad andare in avanti come fa lui, a uscire fuori dall'area come fa lui, a tentare certe giocate con i piedi e a giocare costantemente il pallone. Già da ragazzino aveva il coraggio del portiere vero. Mi colpì molto". 

Tante qualità positive ma poi conti fatti fece soltanto 4 partite con lei in panchina: come mai?"L'ho detto, avevamo gerarchie già stabilite prima del suo arrivo. Leonardo Loria era uno dei pochi fuoriquota in rosa, era un 1999 e aveva la priorità. Quando arrivò Franco, i giochi erano già un po' fatti. Tuttavia, posso assicurare che appena arrivò capimmo tutti che era un portiere forte".