Tra i tanti ricordi che si sono letti in queste ore qual è stato quello che più l’ha colpita?
“Quello di Guardiola. Secondo me, il tecnico spagnolo ha speso parole stupende per fotografare cosa è stato Maradona. Guardiola ha sottolineato come non sia stato importante quanto fatto da Maradona per la sua vita, ma quanto fatto da Maradona per la nostra vita. È la frase più bella in assoluto dedicata a Diego”.
Come è stato marcare Maradona?
“Sono contento per quello che un giorno dichiarò al Novantesimo Minuto. Mi fece i complimenti per come l’avevo marcato. Ma Diego è per me il numero uno in assoluto. Non ho mai visto nessuno dagli anni Ottanta in avanti capace di cambiare le sorti di una squadra da solo. Maradona l’ha fatto con il Napoli e con l’Argentina. In Italia negli anni Ottanta e Novanta abbiamo avuto tutti i migliori calciatori del mondo, ma nessuno è stato come Diego. È stato e resterà l’unico in grado di decidere una gara da solo. L’ho sempre detto e sostenuto. Mai vista una cosa così incredibile su un campo da calcio”.
Da metabolizzare la scomparsa di Maradona sarà tutt’altro che semplice per il mondo dello sport.
“Per me Diego esiste, è ancora tra di noi. Nella mia testa non posso pensare che non ci sia più”.
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