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Jarni a TN: “Juric poco diplomatico? Fa bene a non nascondere niente”

Jarni a TN: “Juric poco diplomatico? Fa bene a non nascondere niente” - immagine 1
In esclusiva le parole dell’ex difensore granata, che è connazionale dell’attuale tecnico del Torino e di Nikola Vlasic
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

In esclusiva su Toro News torna a parlare della componente croata del Torino Robert Jarni, ex difensore granata durante la stagione 1993/1994. Il tema della chiacchierata è il ritorno di Nikola Vlasic sotto la Mole e il terzo anno di Ivan Juric.

Buongiorno Robert. Una buona cosa il ritorno di Nikola Vlasic al Torino?“Adesso dipende tutto da lui. Credo che per Vlasic non ci potesse essere nulla di meglio del Torino perché conosceva già allenatore e ambiente. Sia Juric che Vlasic sono soddisfatti dell’operazione”.

Il Torino può essere il palcoscenico giusto per il croato?“Ho visto un Torino molto compatto e Juric è bravo a non creare personalismi. Tutti i giocatori sono importanti e penso proprio che questo possa aiutare anche Vlasic a emergere”.

In Nazionale può diventare più decisivo o è destinato a ricoprire il ruolo di comprimario?“Dipende dal suo rendimento nel Torino. C’è tanta concorrenza. Ci sono Brozovic, Modric e Kovacic ed essere titolare non è facile. Quando è subentrato è sempre stato propositivo perché anche lui ha qualità”.

E nel 3-4-2-1 del Torino dietro la punta come lo vede?“Credo che sia la sua posizione ideale e il Toro sia il suo posto”.

Jarni a TN: “Juric poco diplomatico? Fa bene a non nascondere niente”- immagine 2

Il primo biennio di Ivan Juric a Torino è da catalogarsi come?“Ha avuto alti e bassi con il direttore Vagnati, però credo che le partite e i punti diano ragione a Juric. Ha fatto molto bene fin qui”.

Ormai in Italia tutti lo sanno: Juric è poco diplomatico, non ha peli sulla lingua e dice sempre quello che pensa, come l’altro giorno a proposito di Tameze. È corretta questa strategia comunicativa?“Juric è un allenatore che non vuole nascondere niente, quindi è giusto quello che dice. Credo che sia giusto sapere quello che pensa perché è lui che ha sotto mano la squadra tutti i giorni”.

Cosa potrà dire il Torino in questo torneo di Serie A? “L’inizio lo ritengo molto importante. Nelle prime cinque o sei partite si delineano gli obiettivi. Se ottieni buoni risultati all’inizio diventa più facile giocare”.

Però, con il Cagliari non si è andati oltre lo 0 a 0.“È normale all’esordio essere un po’ bloccati, ma conoscendo Juric sono sicuro che il Torino progredirà già dalla prossima giornata”.

Che ricordi ha del suo 1993/1994 al Toro?“Con Mondonico avevamo una bella squadra e arrivammo ai Quarti della Coppa delle Coppe. Fu una gran bella annata. Un bel ricordo francamente”.

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