Cosa auspica dai prossimi mesi del Toro? “Auspico un mercato a quanto compete al Torino. Mi piacerebbe essere all’altezza di Bologna e Fiorentina, invece non ci riusciamo ancora. Noi dovremmo essere i primi della seconda fascia, i primi alle spalle di Inter, Milan, Juventus, Napoli, Roma e Lazio. Essere appena dietro a queste permetterebbe al Toro di essere davvero ambito. Ciò non è capitato negli ultimi anni tanto che in molti hanno preferito altri lidi piuttosto che quello granata”.
Casadei è un’eccezione? “Spero di no. Casadei lo vedo come un segnale che il vento sta cambiando. Vuol dire che un’inversione sta avvenendo. Due anni fa Casadei non sarebbe mai venuto al Torino, lo scorso gennaio l’ha fatto preferendolo alla Lazio”.
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