A inizio gennaio lei si era espresso dicendo che erano ingenerose le critiche a Cairo. Conferma il suo parere a distanza di tre mesi?“Sì, lo confermo. Il mercato di gennaio rinforza la mia posizione. Anche prima il presidente aveva speso molto per il Torino. La piazza è rimasta costantemente insoddisfatta dell’operato perché è una piazza esigente che vuole il meglio. Però, secondo me, Cairo ha dimostrato negli anni di voler bene al Torino e il mercato di riparazione di gennaio lo testimonia. È arrivato uno dei talenti italiani più ambiti come Casadei, è stato preso un giocatore in grado di fare la differenza nel Napoli dello Scudetto come Elmas. Purtroppo non si è mai contenti. Cairo ha commesso i suoi errori, però il Toro va incoraggiato e sostenuto. Ritengo che Cairo abbia speso energie economiche e umane per la squadra, ha portato idee. Se fossi un tifoso del Torino sarei contento del suo operato e di come stanno lavorando di squadra Cairo, Vagnati e Vanoli. Conosco personalmente Vagnati e so come lavora”.
Cosa si aspetta domenica dalla sfida tra Torino e Hellas Verona?“Gli obiettivi sono molto differenti tra Torino e Verona. L’Hellas deve salvarsi, il margine è ancora abbastanza buono, però in Serie A mai dire mai. Ha una sua fisionomia di gioco e di identità. Spero che colga la salvezza il prima possibile”.
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