LEGGI ANCHE
Lei è da ormai parecchio tempo che mal sopporta questa gestione. Vede ancora speranze con Cairo presidente?"Io capisco che sedersi a un tavolo importante come quello della Serie A è fondamentale, per Cairo è un biglietto da visita mica da poco. Si tratta di un suo punto di forza non indifferente. Al presidente dico che gli è andata bene fino adesso perché soprattutto gli allenatori sono sempre riusciti, in un modo o nell'altro, a tirare fuori di più di quanto ci si potesse attendere dalle rose a disposizione. Inoltre, va detto che il livello medio del calcio italiano è calato, vedi il campionato di quest'anno nel quale con 32 punti eri salvo. Mi chiedo per quanto tempo possano andare bene le cose. Appena sbagli qualcosa ti ritrovi giù. Io sono cresciuto con un altro Toro, adesso vedo questa cosa. Non ho nemmeno voglia di dire speriamo, sono stufo di sperare".
Dunque, unica soluzione per risollevare il Torino è una cessione?"Ma certo, che venda il Torino. Basta con la scusa che nessuno si offre, se si vuole vendere si possono anche cercare gli acquirenti. L'unico motivo per cui resta al Torino è perché è un asset troppo importante per i suoi affari, il tavolo della Serie A è troppo prestigioso per lasciarlo. Cairo non è solo presidente di una squadra di Serie A, ma è presidente di una leggenda, lui credo che non lo sa nemmeno. Credetemi che mi dispiace davvero non essere allegro parlando di Torino".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202304/7d98fd554c540056f3d614f9aeedd3af.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)