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Esclusiva

Oskar (Statuto): “Il 5-0 fotografa perfettamente cos’è il Toro oggi”

Oskar (Statuto): “Il 5-0 fotografa perfettamente cos’è il Toro oggi” - immagine 1
In esclusiva le parole di Oscar Giammarinaro della storica band torinese dopo il clamoroso tonfo di San Siro contro l'Inter
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Dopo una batosta dalle ripercussioni imprevedibili, quella rimediata dai granata in Inter-Torino, in esclusiva su Toro News cerca di analizzare lo stato d'animo del popolo granata un tifoso d'eccezione Oscar Giammarinaro, in arte Oskar della storica band torinese degli Statuto.

Buongiorno Oskar. Un pensiero sul tonfo di Milano?"Penso che è tutto scritto nel risultato. Il 5 a 0 va ben oltre la partita di Milano ma spiega bene che cosa sia il Torino attuale. Il 5 a 0 illustra e fotografa perfettamente sotto tutti i punti di vista la situazione granata di oggi. Non credo ci sia nulla di positivo da esprimere rispetto alla partita di lunedì e rispetto al momento attuale della nostra squadra". 


Tradotto il Torino di Cairo si può descrivere come una sconfitta per 5 a 0?"Sì, vedo una squadra con un livello medio molto basso. Anche il mister non mi ha rubato l'occhio fin qui, forse non si rende conto della scarsa qualità a disposizione. Mi sembra fantascientifico un Torino che costruisce dal basso come ha provato a fare insistentemente contro l'Inter. Baroni dovrebbe essere più realista, dovrebbe intanto fare fuoco con la legna che ha. So che non è facile ma è stato lo stesso Baroni ad accettare la chiamata". 

E già con il Modena in Coppa Italia i segnali non erano stati così buoni..."Non mi aspettavo il disastroso primo tempo contro il Modena, nella ripresa un po' meglio. L'Inter è di altra caratura ed è arrivata la peggior sconfitta possibile. Penso che sia arrivata una sconfitta indecorosa nella quale abbiamo perso la dignità. Ecco la dignità è l'unica cosa che non si deve mai perdere e invece noi pronti, via e l'abbiamo subito persa. Ci stava cadere a San Siro contro l'Inter, così no". 

In questo agosto hanno fatto discutere le parole del direttore sportivo Davide Vagnati, il quale in un'intervista ha celebrato il suo lavoro sotto Cairo. Come le ha percepite?"Non ho dato alcun peso a queste parole perché sono saturo di dichiarazioni. Guardo i risultati e i risultati parlano più di ogni altra cosa, sono oggettivi e sotto gli occhi di tutti, compresi quelli di Cairo e Vagnati". 

Più fatti e meno parole come ha detto Cairo nell'ultima intervista pubblica?"Non sto più a sindacare sulle dichiarazioni. Mi limito a vedere ciò che succede sul campo e sul campo succedono cose simili a quelle di San Siro. Continuo a seguire la squadra, vado allo stadio ma lo stato attuale del Torino non va assolutamente bene". 

Se dovesse descrivere il suo status da tifoso a oggi, potremmo usare la parola frustrazione?"Non tanto frustrato quanto esasperato. Non dobbiamo rassegnarci, non dobbiamo abbandonare il Toro, teniamocelo stretto. Però, siamo in una fase di esasperazione, questo è innegabile".