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toronews interviste Ousmane Gueye a TN: “Sogno di ripagare il Toro. Cacciamani? Sta spaccando”
Esclusiva

Ousmane Gueye a TN: “Sogno di ripagare il Toro. Cacciamani? Sta spaccando”

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
In esclusiva su Toro News le parole del giovane difensore che in questo 2025/2026 è stato mandato in prestito al Pontedera in Serie C

In esclusiva su Toro News si racconta Ousmane Gueye, difensore nato 2006, in forze al Torino dall'estate del 2024 e attualmente in prestito nel girone B di Serie C con il Pontedera (Toscana). Gueye sta affrontando la sua prima stagione tra i professionisti e fin qui ha collezionato 3 partite. Con il Torino si è messo in evidenza per sei mesi nella scorsa stagione con l'Under-18 di Fioratti prima di andare in prestito nella Primavera della Reggiana nella seconda metà del campionato. Grazie alla preziosa collaborazione dell'ufficio stampa del Pontedera, vi portiamo alla scoperta di questo giovane ragazzo.

Buongiorno Ousmane. Come sono stati i tuoi mesi in granata con l'Under-18 di Fioratti?"Ho vissuto una bella esperienza. Torino è una grande piazza. Mi è piaciuta molto la città. Devo dire che è stato un bell'anno perché ho vissuto fuori casa. La mia fortuna è aver trovato dei compagni eccezionali. Devo dire che dal punto di vista sportivo l'annata è andata molto bene. Mi è dispiaciuto non finire la stagione al Torino, ma già dall'inizio avevo capito che quel gruppo poteva vincere lo scudetto di categoria". 

Ti è dispiaciuto non vincere lo scudetto Under-18 insieme a quel gruppo?"Sì, un po' mi è dispiaciuto, però sono andato a fare esperienza in Primavera. Mi sono trovato bene anche alla Reggiana. Devo dire che entrambe le esperienze della scorsa stagione sono state formative". 

Molto spesso si vedono soltanto gli aspetti belli di fare lo sportivo professionista. Però, ci sono anche tanti aspetti che richiedono adattamento e volontà di maturare prima degli altri coetanei. Quando è difficile allontanarsi da casa, cambiare ogni anno compagni, città, metodi?"All'inizio è stato difficile perché devi ambientarti con nuove persone, con un nuovo gruppo. Quando stai a casa tua, dopo l'allenamento torni in famiglia e sono proprio i tuoi famigliari a tranquillizzarti se le cose non vanno bene. Cercano di aiutarti se fatichi ad ambientarti. A Torino mi sono trovato solo ma la mia fortuna è essermi trovato subito bene con i miei compagni. Devo dire che un po' tutti eravamo lontano da casa, quindi eravamo tutti nella stessa situazione e c'era parecchia tolleranza". 

Come sei arrivato nel Torino?"Nel 2023/2024 ho fatto un'ottima stagione al Pisa Primavera da under. Già in primavera il mio procuratore mi aveva detto che il Torino era interessato. In estate si sono affacciate altre squadre ma ho voluto dare priorità al Torino perché mi appariva una bella piazza per crescere". 

Impressioni da ex compagno su Cacciamani?"Ho giocato con lui in Under-18, è un ragazzo umilissimo, molto bravo. Emergevano già le sue qualità e a ogni allenamento gli dicevo che lui doveva salire in Primavera per quello che faceva vedere. Sta spaccando, sono contento. Siamo ottimi amici". 

Prima di Pisa e Torino com'è stata la tua carriera?"Ho militato nell'Under 14 e Under 15 al Pontedera, poi sono andato in una società affiliata alla Juventus. Ho giocato due anni in questo club disputando il campionato Juniores Nazionale. Dopo quel biennio mi hanno chiamato in prova alla Juventus per una settimana, ma nello stesso tempo sono stato contattato dal Pisa. Fino agli ultimi giorni di mercato non sapevo se sarei stato preso dalla Juventus o dal Pisa. Alla fine sono andato nel Pisa Primavera e da lì sono partito verso il Torino e il professionismo". 

In campo come ti definiresti?"Sono un difensore, un braccetto destro. Sono alto 195 centimetri ma sono comunque abbastanza veloce. Sono bravo nei duelli uomo su uomo e riesco a coprire un'ampia fetta di campo". 

Approdare nel professionismo cosa provoca nella testa di un ragazzo?"Firmare un contratto non significa essere arrivati, significa partire per una nuova avventura. Quando firmi, devi iniziare a pensare che devi dimostrare di meritarti il contratto. Quindi, firmare un contratto significa dimostrare di poterlo avere". 

E giocare con i grandi in un campionato come la Serie C è difficile?"Ci sono più aspettative, però mi trovo in un ambiente come quello di Pontedera che ti fa vivere senza troppe pressioni. I più grandi aiutano i più giovani a crescere e devo dire che siamo tanti giovani ragazzi in seno alla rosa. Pontedera è come casa mia: conosco i tifosi e la gente". 

Fuori dal campo com'è Ousmane? "Sono un ragazzo abbastanza solare, sempre sorridente. Oltre al calcio mi piace stare con gli amici, mi piace divertirmi. Sono un ragazzo comune come tutti". 

Divertimento sempre condizionato dalla scelta di essere uno sportivo professionista..."In questo gioco quando inizi devi fare delle scelte. Sacrifichi molto della tua vita sociale, sono sacrifici che servono per raggiungere l'obiettivo. Ti alleni cinque giorni su cinque, giochi il sabato e anche la domenica ti alleni". 

Anche perché sempre di più la differenza la fanno i dettagli..."Sì, devi guardare il dettaglio ma il dettaglio non dev'essere un'ossessione perché altrimenti rischi di litigare con un compagno o di metterti delle pressioni da solo".  

Sogni nel cassetto?"Sogno di giocare in Serie A, sogno di ripagare il Torino per la grande opportunità che mi ha donato. Se non posso farlo ora, magari più in là".