Nessun club al mondo come il Torino ha così tanti personaggi iconici che non siano calciatori o allenatori. Nell’immaginario comune dei tifosi granata c’è un totem che non ha mai segnato un gol, non ha mai parato un rigore, non ha mai guidato una squadra dalla panchina. Lui è Tony Vigato, 87 anni il prossimo 13 settembre, storico magazziniere del club granata che ha cessato l'attività solo da pochi anni. Tony per tutti quelli che vogliono bene al Toro è un mito. Nato in Veneto, si è trasferito in Piemonte nel 1951 dopo la terribile alluvione nel Polesine. Dalla sua terra natia il 4 maggio 1949, quando aveva appena iniziato la sua adolescenza, sentì alla radio la tragica notizia della morte del Grande Torino. E per lui fu un trauma, di quelli terribili, perché nelle sue vene scorreva già il sangue granata.
Tony, prima di tutto le porgo la domanda che tutti i tifosi granata vorrebbero farle: come sta? “Sto bene. Dalla pandemia in avanti non sono più andato agli allenamenti. Vado, comunque, a trovare la squadra qualche volta e a guardare qualche partita allo stadio. Resto sempre il primo tifoso. E oggi sarò a Superga”.
Invitato speciale? “Sì, mi hanno invitato e non potrò mancare. È stata la squadra a invitarmi. Ne sono contento. Potrò parlare un po’ di Toro con Alessandro Buongiorno”.
Cosa significa oggi, a distanza di 74 anni la celebrazione di Superga? “Penso che il 4 maggio sia un giorno triste. Rispetto a una volta, comunque, le cose sono cambiate. Andare a Superga con una squadra imbottita di stranieri non è la stessa cosa. Gli italiani lo sentono di più, gli stranieri meno. Sono tutti bravi ragazzi, ma non possono essere toccati al cuore come i giocatori italiani”.
Il 4 maggio a lei cosa provoca? “Beh, provoca malinconia. Il 4 maggio è un giorno che riguarda più da vicino i tifosi che i calciatori. I giocatori, infatti, un anno sono a Torino e l’anno dopo vanno in un’altra piazza. Il tifoso del Torino invece resta per sempre e ogni anno rivive quel tragico momento. Ritengo la giornata odierna una giornata triste”.
Torniamo a quel 4 maggio 1949. Che ricordo ha? “Eravamo giovani e sentimmo per radio dal nostro Veneto la notizia. Non avevamo niente, se non la radio. A quell’epoca Tony il ragazzino seguiva due sport: il calcio e il ciclismo. Aveva tre passioni: Coppi, Bartali e il Toro. Il Toro era una grandissima squadra e la passione è cresciuta quando mi sono trasferito in Piemonte”.
E il Torino Calcio è diventata la sua casa. “Appena arrivati a Torino andavamo a spalare la neve prima delle partite della domenica. Una volta, d’inverno, nevicava in modo molto abbondante e c’era sempre bisogno di ragazzi disposti a prendere la pala e togliere la neve dal campo. Mio fratello ed io iniziammo così a frequentare l’ambiente del Filadelfia”.
In effetti, il vero magazziniere di famiglia era suo fratello Brunetto. Lei ci tiene sempre a ribadirlo.“Sì, era lui dipendente del Torino e lo è stato dalla metà degli anni Cinquanta. Io andavo solo ad aiutarlo, sono sempre stato volontario. Era diverso il mio ruolo rispetto al suo”.
Ne ha viste tante di cose legate al Torino da metà anni Cinquanta in avanti. La più bella? “Lo Scudetto. Quella squadra è stata formidabile e fortissima. In quegli anni ne avremmo potuti vincere quattro di campionati, ma ne siamo stati privati. Mi viene da dire, meno male che non ci hanno fregato anche quello del 1976”.
Cosa ricorda del giorno dello Scudetto? “Ero al campo insieme a Bruno e all’altro mio fratello. Per due giorni siamo stati dentro allo stadio. Abbiamo dormito sul prato verde: un bellissimo ricordo tutto a tinte granata”.
C’è un giocatore al quale si è particolarmente legato? “Ancora oggi sento quotidianamente gli eroi dello Scudetto. Ho un bellissimo rapporto con loro. Mi piace anche ricordare Gigi Meroni: andavo spesso a casa sua. Mi viene la pelle d’oca solo a menzionarlo. Lo stesso vale per Giorgio Ferrini. Sono tutte persone che hanno accresciuto la mia passione per il Toro. Più recentemente devo spendere solo belle parole per Belotti e soprattutto Bianchi. Rolando più volte ha voluto che gli raccontassi storie di Toro e molto spesso ha dichiarato di essersi legato così tanto al Toro anche grazie alle mie narrazioni”.
E un allenatore? “Ne ho conosciuti talmente tanti... I primi che mi vengono in mente sono Giagnoni e Radice. Il primo che ho conosciuto è stato Sperone. Con molti si è creata una certa amicizia. Ma mi sento appassionato non solo di giocatori e allenatori”.
E di chi altro? “Dei tifosi. Amo i tifosi del Toro perché ti vogliono bene dappertutto. Mi piace stare in loro compagnia. Mi hanno tenuto giovane, proprio come i giocatori al campo”.
Le mancano le sensazioni del campo?“Arrivati a una certa età bisogna saper dire basta perché le forze si riducono e non si possono più fare grandi sforzi”.
Un’ultima domanda. Le piace il Torino di oggi?“Sì, qualche soddisfazione me la dà. Il calcio d’oggi è completamente cambiato rispetto al passato. Da quando sono entrati i procuratori il mondo del pallone è notevolmente cambiato”.
I ricavi ottenuti da pubblicità personalizzata ci aiutano a supportare il lavoro della nostra redazione che si impegna a fornirti ogni giorno informazione di qualità.
Rcs Mediagroup si impegna quotidianamente a fornirti informazione di qualità
attraverso il lavoro di giornalisti, grafici e tecnici. Per garantire
un'informazione libera e accessibile facciamo ricorso a pubblicità profilata che
copre i costi della navigazione così da permetterti di usufruire di una parte dei contenuti
gratuitamente. Senza la pubblicità l'accesso ai nostri servizi avviene previo
pagamento a pacchetti di abbonamento crescenti per contenuti e costo.
Scegli se accedere al servizio
di base permettendoci di erogare pubblicità personalizzata o aderendo a un
piano di abbonamento equivalente.
Come indicato nella cookie policy,
noi e terze parti facciamo uso di tecnologie, quali i cookie, per raccogliere ed elaborare
dati personali dai dispositivi (ad esempio l'indirizzo IP, tracciamenti precisi
dei dispositivi e della posizione geografica). Per installare i cookie che garantiscono le funzionalità tecniche,
non è necessario il tuo consenso.
Con il tuo consenso, noi e alcune tra 1020 terze parti presenti
in questa lista
- inserzionisti nonché intermediari del mercato pubblicitario di volta in volta coinvolti -,
potremo mostrarti pubblicità personalizzata, misurarne la
performance, analizzare le nostre audience e migliorare i nostri prodotti e servizi.
Puoi liberamente conferire, rifiutare o revocare il consenso a tutti o alcuni dei
trattamenti facendo click sul pulsante "Preferenze" sempre raggiungibile anche
attraverso la nostra cookie policy. In caso di rifiuto integrale o delle singole
finalità necessarie all'erogazione di pubblicità e di contenuti
personalizzati, potrai scegliere di aderire a un piano di abbonamento, le vostre scelte sui cookie si applicano a questo sito web.
Puoi acconsentire direttamente all'uso delle tecnologie sopra menzionate facendo
click su "Accetta e continua" o rifiutarne l'uso e abbonarti facendo click su
"Rifiuta e abbonati".
Il tuo commento verrà moderato a breve.
Puoi votare una sola volta un commento e non puoi votare i tuoi commenti.