Quanto sei passato al Milan c'è stata una rivolta in piazza. Ti hanno anche lanciato le monete, cosa c'era in quel gesto?
"C'era tanto amore e delusione, io volevo rimanere a Torino, ma loro si sono sentiti traditi".
Quella doppia finale è entrata nella storia, cosa ci dici a riguardo?
"Quella finale con il Torino è stata la delusione più grande della mia carriera calcistica. Soprattutto perché era con il Torino, sarebbe stato un trofeo storico".
Cosa ti ricordi la notte del tuo incidente?
"Mi ricordo tutto fino al momento prima dell'impatto, dopo vuoto. Andavo in autostrada da Genova verso Torino, un camion davanti a me aveva perso il carico che portava e ha lasciato per strada alcuni detriti. Mi si è bucata la ruota, per fortuna c'era un autogrill e mi hanno messo il ruotino. Il problema è che forse andavo troppo veloce e anche la ruota di scorta è scoppiata. Da lì in poi non ricordo più nulla e sono andato in coma".
Sei tornato in campo 2/3 mesi dopo, ci racconti quei mesi?
"E' stato un lungo recupero, il Milan non aveva tanto tempo di aspettarmi, non giocando con continuità non riuscivo a dimostrare quanto valevo. In finale di Champions contro l'Ajax non ho giocato titolare anche se venivo da un bel momento, ho giocatore solo un minuto e da lì in poi ho mollato. E questo è un mio grande rammarico".
Ora come stai? hai già pensato al tuo prossimo dribbling?
"A me piace stare nella mia comfort zone e ora amo quello che faccio, vado a fare lo scout sempre con molta passione".
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