Tra poco, non si sa ancora quando, inizierà il campionato di serie A e noi saremo lì, con la nostra storia, con il nostro modo di vedere e di vivere il calcio, quello vero, quello forse di altri tempi, quello fatto di orgoglio di grinta, di dedizione, di cuore. Saremo lì a fare cosa? Ad aspettare che il nostro Presidente Cairo si assicuri qualche "amicizia importante" che garantisca la nostra sopravvivenza per i prossimi anni? Io non voglio che finisca così, perché sarebbe una sofferenza ben più grande del fallimento dell’anno scorso, della paura di scomparire. Ma, in cuor mio, purtroppo, lo temo poiché questo tipo di compromesso mi sembra l’unico modo che una squadra ha per sopravvivere in serie A. In fondo io, come tanti, vorrei solo continuare ad andare allo stadio, quando posso, a vedere il Toro, a divertirmi e a soffrire, pensando che la vere forze in gioco siano solo sul campo di gioco a lottare con orgoglio, dedizione e sudore per onorare la propria storia, per la gioia dei propri tifosi ed uno sport che possa ancora essere degno di definirsi così. C’è qualche speranza che questo possa ancora avvenire?
Fabrizio Tarantino
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