Forieri, per lo meno, guadagna punti in serietà esordendo con un “non voglio illudere nessuno”. Ha capito subito che i problemi riguardano specialmente “leggi, normative, ipoteche, piano regolatore”. Ci prova, il 67enne romano, ad addurre motivazioni quasi di cuore alla sua scelta: “Me ne parlano gli amici, mi sono chiesto perché non risolvere la situazione, non capisco perché non si debba potere”; ma la realtà è quella detta sopra, ossia la possibilità di espandere in Torino i propri affari. Motivazione più che legittima. Ma parliamo di numeri: 7 sono i milioni che si è dichiarato ad immettere per la ricostruzione. Basterebbero? Senz’altro. Se uniamo anche la cifra messa a disposizione dal Comune più quello che metterebbe Cairo, la richiesta è ampiamente coperta.
E parliamo di tempi: lunghi, lo sappiamo, lo ribadiamo. Forieri è stato onesto anche su questo punto: deve “capire”, e come dargli torto, poveretto, in mezzo alle problematiche (tutte politiche) incrociate che gravano sul Fila. “Tre mesi per capire”, dice. Quest’Estate, inoltre, la querelle tra Fisco e Città di Torino, relativa proprio alla soluzione del problema-ipoteche, si risolverà con la sentenza del tribunale. Ma, quand’anche questa risultasse favorevole al Comune, e fosse valutata come sufficiente la cifra messa sul piatto, senz’altro l’Agenzia delle Entrate farebbe ricorso. Allungando i tempi in maniera indefinita.
Il fatto, poi, che il sindaco parli di un capitale “tagliato” rispetto a quello dichiarato fino a ieri, non aiuta; anche perché Urbano Cairo ha sempre detto che, da parte sua, avrebbe investito lo stesso identico ammontare messo a disposizione dal Comune, dunque il “taglio” diventa doppio. E, infine, l’ultimo ostacolo, che nella mente dei tifosi è però il primo, da sempre, per ogni aspirazione granata: stavolta il suo nome si può dire a chiare lettere, FIAT. L’azienda automobilistica, che aveva rilevato "a gratis" la Ergom di Cimminelli, si trova così titolare dei fondi, quei 3,5 milioni, che il Comune aveva messo a disposizione per l’area. E sta "creando degli ostacoli", per usare le parole di Sergio Chiamparino, perché non vuole che quei soldi vengano usati per il Filadelfia.Nella migliore delle ipotesi, i tempi saranno biblici; nella peggiore, infiniti.
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