Conoscete Taniguchi?

Wooofff... conoscete Jiro Taniguchi, giapponese classe 1947? No, non è un calciatore o un allenatore. No, non è lo zio di Nagatomo o Morimoto. No, non è il presidente del Toro Club Samurai. Taniguchi è uno degli uomini più intelligenti del mondo. Un disegnatore tra i migliori del mondo. Un creatore di storie tra i migliori del mondo, se non il migliore. Parla e scrive il giapponese meglio del Mondo, molto meglio di Mondonico, intendo. Tra le mille interpretazioni possibili che si possono trovare nelle sue opere, ritengo evidente la forte critica nei confronti dell'uomo quando non sa rispettare le altre forme di vita e l'ambiente. Già mi piace, 'sto fatto. Poi. Le sue opere mostrano una grafica straordinaria, un tratto sensazionale e purissimo, eppure lo spessore zen di quest'autore fa passare l'aspetto "disegno" in secondo piano: i suoi sono strepitosi romanzi per immagini. Taniguchi, io te lo dico: so bene che sei stato a Lucca, di recente. La prossima volta che verrai in Italia, però, ti porterò al Filadelfia e ti parlerò di Toro, sì, proprio a te che sei nato a TotTori.

Lo sappiamo tutti: dietro le piccole cose, i piccoli gesti, i piccoli avvenimenti... a volte si nascondono la poesia e la magia; la semplicità ha un fascino e un incanto che bisogna saper interpretare... e l'uomo che cammina lo sa. L'uomo che cammina è un celebre personaggio taniguchiano: si tratta di un signore qualsiasi, che vive appena fuori Tokyo, appassionato di passeggiate apparentemente banali, nello sviluppo delle quali viene evidenziato un mondo di micro sensazioni straordinarie. L'uomo che cammina ama noi cani e, spesso, passeggia con il suo simpatico amico quadrupede. Taniguchi conosce bene i cani, sì, conosce la nostra doppia personalità di animale selvatico e di animale domestico. A Jiro piace mostrare il nostro vero aspetto, senza nulla togliere alle nostre straordinarie caratteristiche... ma senza fantasie esagerate nell'aggiungere. Celebri le avventure del suo personaggio peloso "Blanca" e l'opera "Allevare un cane": capolavori assoluti, esaltati dalla critica planetaria. Cercateli.

Taniguchi conosce, in effetti, l'essenza della natura, conosce i grandi spazi naturali e le grandi montagne (che riproduce graficamente con una precisione sbalorditiva), conosce le piante, conosce i cani, conosce i gatti, conosce i leopardi delle nevi. Gli è ben chiara la differenza tra POSSEDERE un animale e VIVERE CON. Conosce bene l'impegno, la gioia, il fascino, ma anche la tristezza e la sofferenza che caratterizzano la vita con noi amici pelosi. Conosce il valore dell'amicizia tra animali e uomo, sa come si può intraprendere un meraviglioso viaggio insieme, sa quale grande lezione di vita ne può derivare, sa che cosa comporta l'analisi di nascita, crescita, affezione, maturità, malattia, morte. Morte che è solo l'ultimo capitolo di una storia che è bello ricordare e raccontare. Non ve l'aspettavate il Dottor Puzzetto in versione critico letterario, vero? Sono tremendamente tremendista e sorprendentemente camaleontico, wooofff!

Dedico questo pezzo alla mia amica Dona. Woooffff!!!

Sua Poca Altezza Presidente Dottor Puzzetto (Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)Presidente Toro Club Amici a 4 zampe