Il Grande Torino, oggi, è così più vicino e più lontano. Il Filadelfia ne concretizza il ricordo, i monconi di curva sono tornati a veder rotolare il pallone e l'emozione di chi ha l'occasione di entrare nel Tempio è palpabile . La triste scomparsa di Sauro Tomà, però, concorrenzialmente riporta quella squadra in un universo lontano ed intangibile, succube del tempo che allontana inesorabilmente quel giorno di nebbia e da storia lo plasma silenziosamente in mito. Quanto successo nell'ultimo anno anima ancora una volta questa lotta tra dimensione terrena (la storia) e superiore (il mito) del Grande Torino - e con esso del Quattro Maggio, che si presenterà a tutti i granata ancora una volta trasformato, diverso e nuovo.
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