Vengo ad un fatto specifico: nella partita contro l' Empoli, l'inossidabile Garofalo, sabato in versione “uomo mascherato”, aveva rubato l'ennesimo pallone ad un avversario dopo un tackle duro ma corretto e si stava involando sulla fascia sinistra. Sebbene l'arbitro non avesse fischiato, i giocatori toscani hanno preteso che il pallone venisse messo in fallo laterale per interrompere un'azione, che nel frattempo era arrivata a centro campo e si stava facendo interessante.
Da tempo mi faccio una domanda, Toro: che cos'è il fair play? Siamo sicuri che sia quello che vediamo sui nostri campi di calcio? Per quanto ancora dovremo vedere giocatori a terra ed altri che costringono l'avversario a buttare fuori il pallone?
Eppure in campo c'è una figura, l'arbitro, che dovrebbe decidere se e quando interrompere il gioco;
una volta si vestiva solo di nero, e magari era poco visibile, ma oggi indossa casacche che lo fanno apparire più sgargiante di un operaio dell' Anas: possibile che nessuno lo prenda in considerazione?
Non sarà che fair play sia un termine inglese perché solo gli inglesi lo sanno applicare veramente?
Noi ce ne riempiamo la bocca, addirittura costringendo i giocatori ad un ipocrita “terzo tempo” a fine partita, ma non sappiamo neanche che cosa sia.
Ti saluto per qualche giorno, Toro, e faccio i miei più sinceri auguri a te ed ai tifosi granata di tutta Italia, che settimana dopo settimana portano in giro per il Paese i tuoi splendidi colori.
Buona giornata, Toro, e ricorda: nel dubbio, tira in porta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.toronews.net/assets/uploads/202512/IMG_0456-scaled.jpg)