Delta è difficile da descrivere. Nel suo vocabolario non esistono parole tenere per il Toro.Dà sempre la viva impressione di covare rancore verso la maglia granata ed ogni tanto sparisce.Non è amico di nessuno e odia tutti.Ma puoi vederlo lacrimare quando la rete si gonfia dalla parte giusta del campo ed allora, solo allora, abbraccia il primo che gli capita a tiro e gli riversa addosso giorni, mesi, anni di sentimenti repressi.Poi si guarda intorno per verificare che la sua umanità non sia stata notata da troppi e ritorna a digrignare i denti.Se solo si rendesse conto che i sentimenti non sono così disdicevoli, se solo si rendesse conto che il Toro quanto meno riesce a tirarglieli fuori e che – in fondo – non c'è nulla di male a provare emozioni... e se solo si rendesse conto che per il solo fatto di essere del Toro il suo patrimonio emozionale è già di per sé gigante... be', sarebbe un po' più del Toro anche in altri momenti della sua vita ed alla fine smetterebbe di girare furtivamente la testa per capire se qualcuno abbia rapito il segreto della sua anima.Si sente da sempre depredato dalla sfiga ma il Toro ed il suo amore per esso sono più forti di tutto.
Alfa, Beta, Gamma e Delta.E poi ci sono Epsilon, Zeta, Eta, fino ad arrivare a Omega.Che non è la Fine ma semplicemente il ricongiungimento con l'Inizio.NOI siamo una specie di cerchio che a volte si stringe per protestare, a volte si allarga con le braccia rivolte al cielo, a volte sembra sfaldarsi in tante particelle che vagano come impazzite.Come impazzite.E che tornano sempre alla loro origine, che sempre si dispongono ordinatamente alla stessa distanza dal loro centro.E quel centro si chiama Toro.Che lo vogliamo o meno, NOI facciamo così. Anche Alfa, Beta, Gamma e Delta. Tutti. Tutti NOI.Durante i maledetti novanta minuti settimanali NOI facciamo squadra, siamo un undici (quasi) perfetto.E sai perché? Perché NOI insieme siamo molto più della somma dei singoli che si sgolano allo stadio o davanti alla televisione. Siamo molto, molto di più.Sarebbe bello poter ridurre a formula matematica il nostro essere undici (quasi) perfetto e renderne edotti i signori in campo.“Buongiorno, benvenuto in squadra: prima di indossare questa maglia la preghiamo di prendere lettura del breviario che le stiamo consegnando. Si intitola 'La Matematica dell'Undici'. Sono poche pagine e sono di piacevole lettura. Le impari a memoria. Ha letto? Ha imparato? Metterà in pratica questa formula matematica? Bene: ora può indossare la maglia granata. Grazie!”
Ma non funziona così, eh?Vabbe'... mi piace sognare.A volte fra un sogno e l'altro si insinua un incubo ma poi passa. Se non altro c'è il conforto del risveglio.Qui e ora vedo e tocco l'incubo ed inizio a pensare che non possa esserci risveglio. Caos totale.Staremo a vedere.Intanto mantengo la calma.E rinsaldo questa Fede che talvolta – lo ammetto - vorrei mi venisse a mancare.Ma senza di essa non mi sentirei integra.Via, è andata male anche oggi...
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