Passando dalla Coppa Italia al campionato, quest’anno Toro e Viola stanno avendo un andamento simile. Sono due incompiute?
La Fiorentina di sicuro, anche se ora sono arrivati Muriel e Traorè per sistemare attacco e centrocampo e forse potrà aspirare all’Europa League. Però noi della Fiorentina e voi del Torino dobbiamo guardare il calcio con un’altra ottica. Abbiamo dei presidenti che tengono le squadre in Serie A a un buon livello e al giorno d’oggi non è facile. Può capitare l’annata in cui vai in Europa, ma è im pensabile che Firenze e Torino possano aspirare a vincere un campionato. Sono cazzate. Il Leicester vince la Premier una volta in mille anni. Contano solo i soldi, per cui io sono contento se la Fiorentina vince, se perde non mi metto a fare drammi. Tanto lo so che Chiesa tra un po’ andrà via, perché la politica è quella per non dare il giro come con Cecchi Gori.
È rassegnazione o accontentarsi di quello che c’è?
Che vuol dire rassegnazione? Tu con lo stipendio che prendi puoi comprarti un elicottero? Non credo e io nemmeno. Allora siamo due sfigati? No, siamo realisti, con la nostra dignità. Io sono contento della mia vita e accontentarsi non vuol dire essere inferiori. Significa essere consapevoli, godersi le cose belle e poi ogni tanto gioire per le vittorie inaspettate o la qualificazione in coppa.
Ennesimo parallelismo tra granata e viola: i bomber latitano, ci pensano Falque e Chiesa.
La grinta e la classe di Chiesa e Falque non bastano, serve altro. Simeone non trova più la via della porta, gli manca la concretizzazione, proprio come a Belotti. Per loro due il gol sta diventando un’ossessione e rischiano di non uscire più dal tunnel. Sono giovani e devono capire che capitano questi momenti in cui la palla non vuole entrare. Come a me quando andavo al Casinò di St. Vincent e giocavo a Chemin de fer: il punteggio massimo era 9, io facevo 8 e il banco faceva 9 e vinceva. La ricetta è stare sereni, l’equilibrio psicofisico è fondamentale per loro.
Per un personaggio famoso come te, quali sono i calciatori che riescono ancora a lasciarti a bocca aperta?
Io ho avuto la fortuna di conoscere e diventare amico intimo con il mio idolo che è Giancarlo Antognoni. Ci conosciamo dagli anni ’80 e ancora usciamo a cena ogni tanto. L’altra sera poi ero a Roma e ho incontrato Francesco Totti, con cui ho partecipato a tante iniziative di beneficienza. Un mito anche lui. Tra gli attuali, al di là del tifo, vorrei conoscere Cristiano Ronaldo per guardarlo in faccia e capire se è vero o bionico. Per chi ama il calcio lui è un fenomeno, fa sempre la differenza. Sarà anche antipatico, ma sai quanti ce ne sono di antipatici, ma forti…
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