- Coppa Italia
- Mondo Granata
- Video
- Redazione TORO NEWS
Manca un giorno a Torino-Pisa, decimo turno di Serie A. Marco Baroni presenta in conferenza stampa la sfida contro il Pisa di Alberto Gilardino, in programma domenica 2 novembre alle ore 15. Di seguito le parole del tecnico granata alle domande dei giornalisti accreditati e presenti nella Sala Conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino.
11.55 - Atteso Baroni in Sala Conferenze per il via alla presentazione di Torino-Pisa
12.01 - Arrivato Baroni, parte la conferenza
Ritorno sul Bologna, quanto era un problema di crescita dell'attenzione a inizio campionato o era una questione di meccanismi? Dove vede margini di crescita? "L'attenzione e gli errori fanno parte del gioco, dello sport e del calcio. L'attenzione fa parte della mentalità, dobbiamo lavorare molto su questo. Stiamo cercando di creare delle basi importanti, un bel sostegno per poi guardare in alto. Ma solo lavorando sulla base possiamo pensare di guardare oltre. In questo momento la crescita della squadra è costante, non dobbiamo scendere da lì, dalla nostra prestazione massimale specialmente contro il Pisa, che è ostico, feroce e concentrato. Avremo assolutamente bisogno della nostra prestazione massimale a livello fisico, di mentalità e di grande attenzione e convinzione"
Confermato Paleari in porta? Le gerarchie restano fisse con Israel o è possibile ipotizzare un’apertura?“Su questo tema mi sono già espresso. Non sono abituato a vedere titolari. Non esistono, è una forma di rispetto verso tutti i calciatori, verso il loro lavoro e la loro dedizione. Israel è un portiere bravo, di valore. Il suo valore lo riporta eventualmente in porta, non le gerarchie. Non esistono gerarchie, lo allargo a tutta la rosa. In questa maniera c’è uno stimolo costante nel lavoro e ognuno deve sapere che chi dà il massimo gioca. Siamo contentissimi di Paleari, si è fatto trovare pronto e ha fatto benissimo”
Lavorare sul ritmo offensivo era una delle priorità che aveva indicato in vista del Pisa. Chi può crescere maggiormente sotto questo aspetto?“Quando parlo di ritmo, parlo di squadra. Il Torino deve costruire azioni da gol in modo collettivo e non solo individuale. Intendo giocare veloce, non lo possono fare solo uno o due giocatori. Il collettivo deve mettere velocità. Ci serve contro una squadra solida, fisica come il Pisa”
© RIPRODUZIONE RISERVATA