Le pagelle di Atalanta-Torino 2-1: De Silvestri soffre, Iago non basta. Hart rivedibile

Finisce Atalanta-Torino, allo stadio Atleti Azzurri d'Italia. E' come sempre il momento delle pagelle dei granata: prestazione e risultato deludenti, con un Torino che si fa rimontare quando la partita sembrava poter essere in discesa da una squadra alla portata. E il rigore di Kessie che ha punito i granata è arrivato forse nel momento migliore dei granata. Il risultato, però, non è ingiusto: la superiorità atalantina, soprattutto nella parte centrale del campo, c'è stata. Tra i singoli, quasi tutti sotto la sufficienza: a salvarsi sono Iago Falque, Castan, Benassi e Boyè, entrato bene in partita. Male De Silvestri e Baselli, rivedibile Hart in occasione del pari di Masiello: non il migliore degli esordi per il portiere ex Manchester City. HART 5.5: l'attesissimo portiere inglese, nel primo tempo, si oppone bene a un velenoso diagonale di Kessie, con una parata bassa frutto di grande reattività. Sul finire della prima frazione è poi graziato dallo stesso centrocampista ivoriano, che si divora una grande occasione da circa un metro dalla porta. Nella ripresa, ha delle responsabilità sul pari di Masiello perchè la smanacciata è troppo corta: la palla avrebbe potuto essere prolungata in modo più sensibile, invece la sfera finisce sui piedi (per sua sfortuna) di Masiello che mette dentro con prontezza. C'è da dire che era forse stato ostacolato sull'uscita dai compagni. In qualche occasione c'è poca intesa con i difensori, come è comprensibile. DE SILVESTRI 5: ingaggia un duello intensissimo con Papu Gomez, il classico brevilineo che quanto ti punta ti fa soffrire. Lui fatica parecchio, a tratti riesce ad opporsi a tratti no, come quando nel primo tempo "Papu" fa partire un fendente che Kessie mette fuori all'ultimo secondo. Mancano dieci minuti al termine quando succede il fattaccio: sempre Gomez lo punta ancora, lui prima riesce a contrastarlo, poi il Papu è più veloce a rialzarsi e lui lo stende con un ingenuo sgambetto. Con avversari brevilinei, va in difficoltà. BOVO 5.5: il capitano di giornata non è irreprensibile: Paloschi ogni tanto gli sfugge e qualche piccola incertezza c'è, probabilmente prendere il giallo nel corso del terzo minuto del match ha il suo peso. CASTAN 6: il centrale brasiliano è in crescendo, dà più sicurezza del compagno di reparto ed è molto elegante palla al piede. nella difesa granata, è il più ordinato. MOLINARO 5.5: D'Alessandro è più veloce di lui e quando si scatena in velocità, il mancino granata deve inseguire. Un po' è favorito dal fatto che l'Atalanta punta di più sulla catena di destra, un po' cerca di limitarlo affidandosi al senso della posizione e al gioco d'anticipo. Grossomodo ci riesce, ma nella ripresa rischia grosso quando all'esterno bergamasco viene fischiato un fuorigioco discutibile su una ripartenza. In fase offensiva è meno presente del solito. BENASSI 6: dei tre centrocampisti titolari è l'unico che resta sempre nel vivo del gioco, provando anche il tiro da fuori e provando a metter sostanza e ordine. Il dirimpettaio Kurtic è un avversario sicuramente da rispettare, ma dopo qualche minuto riesce a prendergli le misure anche grazie all'aiuto di Falque. (33' st ACQUAH 5.5: è dalla sua parte che Gomez trova lo spazio per puntare De Silvestri nell'occasione del rigore. Quando il Toro va sotto, è poco lucido, anzi arruffone, e si becca un giallo nel finale). VALDIFIORI 5.5: parte bene, giocando sempre il pallone al massimo a due tocchi: poi un po' viene frenato da Freuler che lo segue a uomo,un po' da una botta alla coscia destra che pian piano lo fa sparire dal campo, costringedolo ad uscire nella prima parte della ripresa. (16' st OBI 6: nella seconda parte della ripresa il Toro sale di tono, anche per merito suo, che gestisce bene alcuni palloni. Poi, quando sembrava che i granata potessero cercare di vincere, arriva la mazzata del rigore subito). BASELLI 5: prova negativa nel suo ex stadio. Non trova mai la posizione, è sempre fuori dal gioco e si vede poco. E Kessie a tratti lo calpesta, vincendo senza discussioni il duello, per fisicità e presenza scenica. Ci vuole davvero un altro Baselli. (16' st BOYE 6: buoni segnali da parte del giovane argentino: una bella apertura prima, un tiro pericoloso poi, con un bel movimento a liberarsi e un tiro su cui Sportiello deve compiere un intervento importante. Promosso). IAGO FALQUE 6.5: il più positivo dei granata, sia per spirito di sacrificio - nel primo tempo è efficace in fase di ripiegamento - che in fase offensiva. Suo il gol su punizione che illude tutti, ma anche altre giocate di qualità, con i compagni che in contropiede non riescono a sfruttare qualche sua buona intuizione. MAXI LOPEZ 5.5: stringe i denti nonostante l'affaticamento del venerdì e fa a sportellate con Toloi e Zukanovic; è lui a più riprese il fulcro del gioco granata, arretrando fino a centrocampo per difendere palla e gestire la manovra con le aperture. Si guadagna con furbizia il fallo della punizione vincente di Iago Falque: ma l'errore nel primo tempo, quando a porta spalancata da centro area mette alto, alla fine ha il suo peso. MARTINEZ 5.5: ci prova e ci riprova, ma gli manca sempre un centesimo per fare un euro. Non gli riescono giocate vincenti e non tira mai in porta: passo indietro rispetto alle ultime prestazioni, sia in granata che in Nazionale. MIHAJLOVIC 5.5: Formazione iniziale rivedibile: non tanto in attacco, ovviamente, ma a centrocampo, perchè Benassi e Baselli sono troppo leggeri e subiscono contro Kurtic e Kessie. Troppo nervoso nel farsi mandare fuori dopo solo mezzora: le proteste erano più che giustificate, ma la squadra aveva bisogno del tecnico. Nella ripresa ordina il passaggio al 4-2-4 per vincere la partita, prendendosi qualche rischio come successo a San Siro. Puntualmente, De Silvestri prende l'uno contro uno contro Gomez e da lì nasce il rigore. Un peccato, perchè era la fase migliore della partita per i granata. Dopo essere andati sotto, i giocatori del Toro lasciano un po' lì la partita: i principi morali che va richiedendo, evidentemente, non sono del tutti assorbiti. Pesano le assenze di Ljajic e Belotti ovviamente, ma lui è il primo ad aver detto di non volere alibi.